Corriere dello Sport: “Audace colpo dei soliti noti”

Corriere dello Sport: “Audace colpo dei soliti noti”

«Basta vincere. E quindi basta un gol», scrive Fabio Tarantino sulle colonne del Corriere dello Sport, sintetizzando così l’attesa spasmodica del Napoli alla vigilia della sfida contro il Cagliari. Una frase semplice, quasi elementare, ma che racchiude tutta la tensione di un popolo che sente il sogno scudetto ormai a portata di mano. Eppure, come ricorda l’autore, il Napoli – con 57 reti in 37 giornate – ha solo il quinto attacco della Serie A, ben distante dalle corazzate Inter (77) e Atalanta (76). A far la differenza, fin qui, è stata la difesa: 27 gol subiti, miglior dato del campionato.

Conte e il sentiero della vittoria

Antonio Conte lo sa bene: per chiudere il cerchio servirà un ultimo sforzo, un sussulto, anche solo un lampo. E per indirizzare il match del Maradona, il tecnico pugliese si affiderà alle sue certezze offensive. Come sottolinea Tarantino, i nomi sono noti: Lukaku, Raspadori, McTominay, Anguissa, Neres. Ciascuno, a modo suo, ha lasciato il segno e si candida a scrivere l’ultima pagina di una stagione intensa, fatta di sofferenze, riscatti e colpi di scena. L’ultima, forse, la regalerà proprio chi non ti aspetti. Come accadde a Olivera nel 2023, prima della beffa firmata Dia.

Lukaku e McTominay, gli arieti del gol

In cima alla lista, ovviamente, c’è Romelu Lukaku: 13 reti e 10 assist. Una macchina da gol e da assist, l’uomo che fa reparto, che lavora per gli altri e, se necessario, segna anche per sé. Un solo match in cui ha segnato senza che il Napoli vincesse – contro il Genoa – e una sfida, quella col Parma, rimasta a secco per tutti. Ma ora il destino gli serve l’occasione su un piatto d’argento: firmare lo scudetto.

Accanto a lui, Scott McTominay, già 11 gol in campionato. Come ricorda Tarantino, lo scozzese – alla prima stagione italiana – è diventato un protagonista assoluto. Due doppiette (a Empoli e Torino), una traversa clamorosa al Tardini, una costanza sorprendente. Candidato MVP tra i centrocampisti, è lui il nuovo motore del Napoli.

Anguissa e Raspadori: le sorprese

Dietro i due titolarissimi, emergono Frank Anguissa e Giacomo Raspadori, entrambi a quota sei. Se il camerunense non aveva mai segnato così tanto, Raspadori è il solito uomo delle firme pesanti. Due anni fa punì Spezia e Juve, quest’anno ha colpito Venezia e Lecce. «Tempismo invidiabile», scrive Tarantino, pronto a colpire ancora nella partita più importante. Conte lo sa: quando sente odore di scudetto, Jack non tradisce.

Esterni in cerca di riscatto

E poi ci sono gli esterni, in cerca del gol perduto. Kvaratskhelia si è fermato a cinque, l’ultimo a ottobre a San Siro; Politano, Neres e persino Di Lorenzo sono fermi a tre. L’incognita tattica potrebbe proprio essere il brasiliano Neres: con lui, ipotesi 4-3-3. Ma pesa l’astinenza – l’ultima rete risale a gennaio a Firenze – e quel rigore revocato al Tardini che lui stesso si era procurato. «Magari è un credito da riscuotere», scrive Tarantino.