Le Interviste

Collina al Festival dello Sport: “Non ho mai arbitrato Maradona, ma Ronaldo mi ha impressionato”

Ospite al Festival dello Sport, l’ex arbitro Pierluigi Collina racconta aneddoti della sua carriera e la sua passione per il calcio.

L’ex arbitro internazionale Pierluigi Collina ha incantato il pubblico del Festival dello Sport di Trento con storie e aneddoti della sua illustre carriera. Ospite d’onore sul palco del BSMT, Collina ha risposto alle domande di Gianluca Gazzoli, rivelando alcuni retroscena inediti e la sua visione del calcio.

La Passione per l’Arbitraggio

Collina ha condiviso il suo percorso verso la carriera arbitrale, iniziato quasi per caso: “Credo di poter dire di essere un privilegiato. Per lavoro faccio quello che è la mia passione: occuparmi di arbitri. Arbitrare mi manca. E mi sorprende che ora ci siano ragazzi che mi conoscono senza avermi mai visto arbitrare. Ho anche arbitrato una partita di Holly e Benji. E pensare che ho fatto l’arbitro per caso. Ho fatto un corso per arbitri così per provare. Mi sono visto accettato, tutto filava liscio. Ma i miei amici non capivano cosa mi spingesse a girare l’Italia per arbitrare. A vent’anni di solito pensi soprattutto a divertirti”. La sua dedizione e passione per il calcio l’hanno portato a diventare uno dei più rispettati arbitri della storia, noto per la sua autorità e la sua presenza in campo.

Riguardo al suo famoso look, con la testa completamente rasata, Collina ha ricordato come fosse un elemento distintivo: “Avevo 25 anni, a quei tempi quando entravo in un posto si giravano tutti. Era una cosa strana anche per gli arbitri. Mi fecero un test, mi mandarono ad arbitrare una partita a Latina per vedere cosa succedeva, ma non fregava niente a nessuno di avere un arbitro senza capelli”.

I Giganti del Calcio

Un momento clou dell’intervento è stata la sua riflessione su due leggende del calcio: Diego Armando Maradona e Ronaldo. Collina ha dichiarato: “Non ho mai arbitrato Maradona, salvo qualche partita di beneficenza. Sono arrivato in Italia nel 1991.” Ma la sua ammirazione si è concentrata su Ronaldo, “il Fenomeno”, che ha definito il giocatore che lo ha più impressionato: “Aveva una combinazione unica di forza fisica e grande tecnica.”