Ascierto, noto oncologo napoletano, pioniere del farmaco contro il coronavirus ha riportato importanti aggiornamenti sulla cura con il Tocilizumab.
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Il prof. Ascierto è salito agli onori della cronaca nazionale non per aver intuito le potenzialità del Tocilizumab nella cura contro il Coronavirus, ma per il bruttissimo servizio che Striscia la notizia gli ha tributato.
Se in Lombardia Galli non crede alle potenzialità del “farmaco napoletano” in Campania lo staff del professor Ascierto sta ottenendo grandi risultati con il farmaco anti artrite.
Paolo Ascierto ai microfoni di radio Kiss Kiss spegne la polemica con Galli e riporta importanti aggiornamenti sullo stato di salute dei pazienti affetti da Coronovarus e trattati con il suo farmaco:
ASCIERTO SUL TOCILIZUMAB
“Ci sono state ieri due buone notizie, la prima è che è partita la sperimentazione su 630 persone. Da ieri tutti i centri che vogliono aderire si possono registrare. Questa sperimentazione assieme al rigore scientifico ci darà dei dati.
Dei pazienti trattati al Cotugno, due sono stati estubati e potranno tornare a breve in reparto. Questo farmaco lo conosciamo perché lo utilizziamo anche nell’immunoterapia.
La difficoltà respiratoria molto forte che s’instaura è frutto di una reazione potente del sistema immunitario e ciò determina l’insufficienza respiratoria. Questa idea l’abbiamo condivisa con i cinesi.
Quando gliene abbiamo parlato ci hanno detto che era un’ottima intuizione e che l’avevano già testato.
I due pazienti estubati sono tra i primi a cui lo abbiamo somministrato. Su 15 pazienti, diciamo che 10 abbiamo avuto miglioramenti, 3 sono stabili e 2 purtroppo hanno avuto in seguito un aggravamento.
Darlo in sub-intensiva piuttosto che in terapia intensiva probabilmente aiuta ad evitare l’aggravamento. Un vaccino prima o poi l’avremo, lo avremo probabilmente l’anno prossimo.
Non c’è una categoria più a rischio. Il personale sanitario è quello più esposto al contagio in questo momento, di sicuro fare il tampone a medici e infermieri aiuta“.
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POLEMICA CON GALLI
Ascierto ha poi chiuso la polemica con il prof. Galli: “Ho sempre detto che non si tratta del “mio farmaco”. A noi non interessano i primati, ma il bene dei pazienti. Come oncologi siamo abituati ad avere a che fare con pazienti particolari.
In un momento d’emergenza ci sembrava corretto comunicare il miglioramento anche di un solo paziente così da condividere l’informazione. Il protocollo Aifa è stato autorizzato in 10 giorni, di solito ci vogliono mesi.
Mi aspetto di vedere un trend stabile in discesa dei contagi a 14 giorni dall’inizio del decreto contenitivo”.