AO, VENGO IO A SALVARVI | De Rossi nuovo allenatore della Juve: Elkann conquistato dal suo pragmatismo
De Rossi - napolipiu.com
Una scelta a sorpresa, che potrebbe cambiare tutto. La Juventus ha scelto l’erede di Tudor dopo il brusco esonero.
L’esonero di Igor Tudor ha sancito la fine di un ciclo complicato alla Juventus. Otto partite consecutive senza vittorie, prestazioni opache e un gioco confuso hanno portato la società a prendere una decisione inevitabile, dopo che anche la gestione dei rapporti interni tra tecnico e dirigenti aveva mostrato evidenti crepe.
Tudor, mai realmente supportato sul mercato e spesso in contrasto con Comolli, lascia la squadra in piena fase di crisi, con la dirigenza costretta a individuare un nuovo allenatore capace di risollevare una squadra smarrita.
La priorità ora è trovare un tecnico pronto a entrare subito in corsa. Per l’infrasettimanale contro l’Udinese, Massimo Brambilla guiderà la squadra, ma il vero debutto del nuovo allenatore è previsto contro la Cremonese.
Tra i nomi più caldi figurano Luciano Spalletti, Roberto Mancini e Raffaele Palladino, profili molto diversi tra loro, sia per esperienza che per costi. In questo scenario, però, l’ipotesi Daniele De Rossi comincia a prendere corpo come soluzione interna, in grado di portare freschezza e conoscenza del club.
De Rossi, il candidato interno ideale
Ex capitano e uomo simbolo della Roma, De Rossi rappresenta un profilo giovane e con idee innovative. Nonostante la mancanza di esperienza, il suo carisma naturale potrebbe essere determinanti per riportare serenità e motivazione a un gruppo in difficoltà.
L’approccio di De Rossi sarebbe probabilmente improntato al recupero dell’identità bianconera, con moduli adattabili alle caratteristiche dei giocatori disponibili.

Progetto di medio/lungo periodo
La scelta di un tecnico come De Rossi, inoltre, permetterebbe alla Juventus di contenere i costi e di puntare su un progetto di medio-lungo periodo. Il suo approccio potrebbe facilitare il dialogo con la dirigenza e con i senior della squadra, creando un ambiente più coeso.
In un momento di crisi tecnica e morale, l’ex centrocampista potrebbe trasformarsi in un’opzione credibile e di grande impatto, capace di dare continuità e stabilità senza stravolgere il gruppo.
