Antonio Conte, DIMISSIONI PER CAUSE AVVERSE: “Ci sono troppi giocatori in rosa” | È finita malissimo
Conte- fonte lapresse- napolipiu.com
Conte è un allenatore molto esigente, che non guarda in faccia a nessuno e non si fa problemi a prendere decisioni impopolari.
Il Napoli attuale mostra diverse criticità. Tra i fattori principali ci sono i numerosi innesti, che richiedono tempo per integrarsi, il cambio di modulo e una lunga serie di infortuni. A questi si aggiunge una percepibile minor cattiveria rispetto alla passata stagione, probabilmente legata a un rilassamento post-impresa, oltre alla forza degli avversari e a una spruzzata di sfortuna. Tutti elementi che, sommati, contribuiscono a un rendimento altalenante della squadra.
La debacle contro il PSV evidenzia anche un problema legato al tecnico Antonio Conte, la cui idiosincrasia con la Champions League è ormai nota. Analizzando i numeri delle sue 45 partite in massima competizione europea: 16 vittorie, 14 pareggi e 15 sconfitte, con una media punti di appena 1,38. Risultati modesti se confrontati con le panchine occupate, a partire dalla Juve, passando per Chelsea, Inter e Tottenham.
Il miglior risultato in Champions di Conte resta i quarti di finale con la Juve nella stagione 2012/13, eliminati dal Bayern Monaco. Altre due volte ha raggiunto gli ottavi, con Chelsea nel 2017/18 e con Tottenham nel 2022/23, eliminato rispettivamente dal Barcellona e dal Milan. In tutti gli altri casi, il tecnico è stato eliminato nella fase iniziale, compresa la retrocessione in Europa League con Juve e Inter.
Le statistiche indicano una tendenza costante: Conte in Europa fatica a incidere positivamente. I numeri, chiari e impietosi, mostrano come il “Conte europeo” galleggi e annaspi, senza fare la differenza in positivo, confermando un limite ricorrente nella sua carriera internazionale.
Conte al bivio
La sconfitta del Napoli contro il PSV ha riacceso le speculazioni sui social riguardo a possibili dimissioni di Antonio Conte. I tifosi e gli osservatori sottolineano come il tecnico abbia spesso preso decisioni drastiche in passato quando i risultati non gli sono stati favorevoli, alimentando dubbi sul suo futuro in azzurro. L’ambiente è attento ai segnali, e qualsiasi passo falso europeo rischia di essere interpretato come un campanello d’allarme.
Il percorso di Conte in Europa e in Serie A mostra come, in passato, non abbia esitato a dimettersi o lasciare una panchina al primo segnale di difficoltà. Con la Juventus, l’Inter e il Tottenham, i momenti di crisi hanno spesso coinciso con la sua decisione di andare via, soprattutto quando riteneva che la squadra non fosse in grado di mantenere gli obiettivi prefissati. Questo pattern alimenta le voci odierne e porta i social a ipotizzare scenari simili anche per Napoli.

La pressione dei tifosi e dei media
Il dibattito online riflette la tensione crescente tra aspettative e risultati. Ogni commento, post o analisi contribuisce a creare pressione sull’allenatore, che sa bene come la sua reputazione sia legata al rendimento immediato della squadra, soprattutto in Champions.
Nonostante le ipotesi, al momento non ci sono conferme ufficiali. Tuttavia, l’esperienza passata di Conte fa sì che ogni passo falso diventi terreno fertile per speculazioni, rendendo il suo futuro a Napoli un tema di dibattito costante tra tifosi e addetti ai lavori.
