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Le parole di Ancelotti fanno impazzire i napoletani: “Per capire la bellezza di Napoli dovreste…”

“Per capire la bellezza di Napoli dovreste vivere a Londra, a Parigi e a Monaco di Baviera. Solo cosi capirete quanto e’ bella Napoli” Carlo Ancelotti fa impazzire i napoletani sul web.

Che il rapporto tra Ancelotti e Napoli fosse vero e sincero lo hanno capito tutti, anche quelli che all’inizio hanno criticato l’ingaggio del mister di Reggiolo. molte critiche ingenerose sono piovute sulla testa del tecnico azzurro e della sua famiglia ma Ancelotti ha risposto con i fatti. Oggi Carlo Ancelotti, ospite della redazione de il Mattino, storico quotidiano partenopeo. il mister ha affrontato molti temi, ma l’apice lo ha raggiunto quando ha parlato della bellezza di Napoli. Ecco le sue parole

I complimenti arrivano per i risultati che questa squadra riesce ad ottenere, questa squadra è stata apprezzata in quest’ultimo periodo per personalità e coraggio, grazie a queste caratteristiche poi arrivano anche i risultati. I complimenti fanno bene perché tengono l’ambiente sano e motivato, ma non ci devono far perdere la realtà delle cose e le difficoltà delle partite. Domenica abbiamo un test importante, dobbiamo essere pronti.

De Laurentiis

“Con De Laurentiis ci siamo tenuti in contatto per tanto tempo nel corso degli anni, mi è sempre sembrata una persona sincera e schietta, ma non mi aspettavo una chiamata del Napoli, ero certo che l’avventura con Sarri continuasse. Quando sono stato contattato, sono rimasto un po’ sorpreso, ma convinto che poteva essere la scelta giusta per me. De Laurentiis è vulcanico, è molto generoso. Con lui si può parlare di tanti argomenti, è un piacere passare una serata con lui e la sua famiglia”.

Formazione

“La formazione in genere  la mattina della gara è già decisa, gli ultimi dubbi me li levo dopo l’ultimo allenamento.

Altri sei anni con il Napoli?

“Quella era una battuta, mi trovavo in una bella giornata ad Ischia, feci una battuta al telefono, lui mi rispose che ne avremmo parlato.

Roma?

“Si è trattata della mia prima esperienza da calciatore lontano da casa, Roma negli anni 80 era bellissima perché meno incasinata e più familiare. Oggi la Roma è una grande società, una grande squadra. La Roma è molto forte sui calci piazzati, Dzeko è pericoloso, sarà una partita bella ed interessante. La Roma ha cambiato tanto, ha bisogno del giusto tempo per inserire i nuovi. Hanno perso giocatori come Alisson, Nainggolan e Strootman. Napoli-Roma sarà una bella partita, s’incontrano due squadre che vogliono imporre il proprio gioco, sarà una gara aperta”.

Le parole di Ancelotti fanno impazzire i napoletani: "Per capire la bellezza di Napoli dovreste..."

Il Napoli ha fatto pochi acquisti?

“Questo è un falso storico, il Napoli ha preso giocatori giovani e bravi come Meret, Verdi, Malcuit e Fabian Ruiz. La rosa era già molto buona. La scelta di Insigne più centrale deriva dalla voglia di difendere in modo diverso, lui così è più fresco e gli permette di essere più presente nella fase offensiva”.

Un difetto del Napoli?

La squadra può crescere nella personalità, stiamo migliorando, dobbiamo essere bravi a gestire i momenti di difficoltà. Ora stiamo gestendo meglio il confronto con gli avversari, dobbiamo avere fiducia in quello che facciamo in campo.

La stampa francese ha esaltato il Napoli?

Ancelotti fa quello che faceva l’anno scorso, quello che cambia è l’interlocutore, se il gruppo ci crede ed è convinto diventa tutto più facile, se invece non è convito attua meno le strategie studiate in settimana”.

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Il confronto con Sarri?

“Questo confronto non mi ha mai dato fastidio, conosco benissimo Sarri, è amatissimo dai tifosi perché ha fatto molto bene negli ultimi anni. C’è un lavoro di tre anni, ho trovato un gruppo con tante conoscenze”.

La qualificazione in Champions?

“Il girone rimane molto difficile, se avessimo battuto il PSG sarebbe stato più facile, ora occorre un’altra impresa. La spinta dei tifosi sarà importante e ci sarà al San Paolo in queste gare. Dobbiamo giocare come abbiamo giocato la partita di andata”.

Scudetto al Sud?

“Sarebbe ora! Al Sud c’è solo il Napoli, è arrivato il momento di equilibrare il campionato. Il Napoli può riuscirci? Faremo il massimo per riuscire a vincere qualche competizione”.

L’Inter può inserirsi per lo Scudetto?

“Sicuramente, squadra con giocatori tosti e competitivi. I giornali ci vedevano al quinto posto? In estate si va molto dietro al nome, l’Inter aveva preso Nainggolan, il Milan Higuain, la Juve Ronaldo ed il Napoli uno sconosciuto come Ruiz, allora si è dato peso ai nomi.”

Il nome Carletto?

“Mi piace quando mi chiamano così. Allegri ha ragione che la bellezza del calcio è vincere? Io credo che ogni allenatore spera che la sua squadra gioca bene e vince”.

Sheva ha cambiato il mio destino?

“Sicuramente la finale di Champions contro la Juve ha cambiato un po’ il mio destino”.

La gestione della rosa?

“I giocatori più grandi e più bravi sono anche quelli più facile da gestire, faccio riferimento a Maldini, Ibra e Ronaldo. A Napoli sto ruotando tantissimo gli uomini, i giocatori si equivalgono a livello di qualità. E’ ovvio che se non avessi alternative di livello non cambierei così tanto. Per esempio se cambio Hamsik con Diawara non cambia assolutamente nulla”.

Allan in Nazionale?

“Ci teneva tantissimo, è un premio che si meritava. Ha iniziato molto bene, ha grande continuità. Il senso del calcio per la città di Napoli? Il calcio rappresenta una parte importante della vita della città, se la squadra va bene genera un senso di felicità e gioia in una città che ha le sue problematiche”.

La bellezza di Napoli

“Vivo Napoli poco, ma quello che ho notato è che l’immagine di Napoli da fuori è diversa da quando poi si vive da dentro. Per vedere la bellezza di Napoli dovete vivere a Londra, Monaco e Parigi e poi capirete quanto è bella Napoli!. In Italia la rivalità sportiva si è trasformata in insulto e maleducazione, questo problema andrebbe sradicato, in Italia si oltrepassa il limite, si devono abbassare i toni e rendere gli stadi più adatti a persone e famiglie”.

Il mestiere di allenatore?

“Mi piace tanto quello che faccio. Il mio difetto? Sono troppo paziente. Il mio pregio? La pazienza. Rispetto tutti i presidenti, ho avuto discussioni con Berlusconi, Abramovich e Florentino Perez, ma sono cose normali”.


Davide Ancelotti?

Certe volte ironicamente mi chiama mister, sta facendo esperienza, è molto competente, in futuro potrà allenare da solo. A Castelvolturno c’è un bell’ambiente, si ride, si scherza e si fanno le cose sul serio. E’ un ambiente familiare”.

Si può diventare amici di un giocatore?

“Certo, ma si deve rimanere nel rispetto dei ruoli”.

Il San Paolo stadio arretrato?

“Io credo che l’Italia è rimasto molto indietro a livello di strutture, non abbiamo grandissimi talenti, ma a livello tattico siamo andati avanti. In Italia ci sono ottimi giocatori come Insigne, Barella, Bernardeschi e tanti altri. Purtroppo però abbiamo stadi vecchi, il San Paolo non è uno stadio comodo, in Europa è un’altra cosa, la gente riempe lo stadio perchè ci sono strutture, ristoranti ed altre cose. E’ un modo di vivere lo stadio in maniera diversa”.

Insigne top player?

“Sta facendo molto bene, sta segnando con continuità, è sicuramente un primo attore in Europa. Quando torna Meret? Torna preso, ma senza fretta. Entro un mese, forse verso Napoli-Chievo.

Progetto del Napoli in questi tre anni?

Portare il Napoli a vincere qualcosa d’importante. Posso contare una rosa che mi dà garanzie, possiamo competere in tutte e tre le competizioni. Il livello del calcio italiano? Ho trovato un buon livello, siamo in un nuovo momento del calcio, tutti cercano di avere un’idea di gioco”.

Il nuovo Ancelotti?

“Non lo so, voglio bene a tutti i miei ex calciatori che allenano come Gattuso, Inzaghi, Nesta ed anche Sheva. Chi potrà allenare nel Napoli? Hamsik, Callejon, Albiol e forse Ghoulam. Secondo me Callejon può diventare un ottimo allenatore, vede le cose molto bene e parla al momento giusto. Al momento è un giocatore difficilmente sostituibile, ma anche lui viene ruotato”.

Il Napoli ha cazzima?

“Non sempre, ma ora un po’ di più rispetto a prima. Quando si decide il campionato? Non lo so. La Juve si può fermare? La Juve è molto forte e continua, per battere la Juve serve qualcosa di strepitoso, non nella norma”.

Sono aziendalista?

“Si, ma non c’è niente di male, sono tifoso delle mie squadre”.

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