Carmine Esposito ritiene che questo è l’anno del Napoli e dichiara che sono 40 anni che li assegnano a Juve ed Inter
Carmine Esposito interviene a “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio. L’ex calciatore dell’Empoli ed attuale procuratore si sofferma sui vari argomenti riguardanti il Napoli.
Il 26,6% dei gol del Napoli provengono dalla panchina e Spalletti ha ottenuto dieci vittorie consecutive sia con la Roma sia con il Napoli: due record per il tecnico azzurro: “Sono molto contento per Luciano, sta dimostrando di essere un grande allenatore. È l’anno del Napoli, ma anche del mister. La sua formazione sta giocando forse il calcio più bello d’Europa. È una squadra spettacolare, oltre ad avere una panchina profonda e di qualità. Può competere con qualsiasi avversario“.
Quanto fa bene avere un pubblico caloroso come quello azzurro? “Rimetterei subito la casacca del Napoli e tornerei indietro nel tempo… Essere tifosi azzurri è meraviglioso. Questa squadra merita di essere primo in classifica, sta dimostrando il suo potenziale. È tornato lo stesso calore di quando Diego vestiva la maglia dei partenopei“.
Pensieri sulla gara di ieri con l’Empoli? “Al di fuori dei toscani, chiunque giochi al Maradona tende a difendersi attualmente, anche perché le ripartenze del Napoli sono devastanti. È giusto che gli azzurri abbiano conquistato questi tre punti fondamentali. Si discute tanto del rigore concesso da Pairetto, ma sono 40 anni che la Juve si è trova a vivere queste situazioni, le hanno assegnato spesso questi generi di rigori, come anche all’Inter”.
Esposito aggiunge: “Ad oggi nessuno deve permettersi di giudicare il Napoli, nessuno è nella posizione di farlo. Tutti vedono il club azzurro come la sfida, questa è l’antipatia di essere vincenti. Noi tifosi abbiamo subito grandi torti, eppure nessuno si è mai lamentato. Quest’anno stiamo dettando calcio, è naturale quindi che gli altri si attacchino a queste cavolate, soltanto perché il Napoli sta cominciando ad essere fastidioso per gli altri, soprattutto per l’operato attuale di Spalletti. Queste persone che giudicano vogliono soltanto parlare, è un orgoglio tifare per una squadra che ora sta lottando per qualcosa di importante“.
Esposito applaude il lavoro di Spalletti e Giuntoli
Stagione dominante anche per i meriti della società? “Partendo da Sarri e terminando con Spalletti, il Napoli ha vissuto grandi campionati. Nonostante ciò, Giuntoli e la società sono stati investiti da tante cririche nel corso degli ultimi anni, ma i risultati sono frutto dei loro meriti. C’erano troppi galli nel cortile in passato, ma Spalletti ha preso in mano le redini della squadra e la sta conducendo verso grandi traguardi in modo sereno e tranquillo. Nessuno si lamenta del ruolo in squadra e del proprio minutaggio, nessuna parola fuori posto da parte dei calciatori allenati da Spalletti”.
I senatori erano un limite per Luciano? “Credo di sì. Per il gioco del tecnico e per il rapporto con i calciatori, l’anno scorso c’era il giusto da fare, malgrado la grande stagione disputata. Però quest’anno il Napoli sta dando continuità ai risultati e all’operato di Luciano. Non è da tutti siglare tanti gol a squadre europee come l’Ajax e il Liverpool…“.
Quale potrà essere la reale antagonista del Napoli dopo la pausa Mondiali? “Credo il Milan sia la squadra più attrezzata per competere con gli azzurri. Ma ci sono alcuni screzi tra le fila rossonere, anche ieri con Leao, il quale si è lamentato per non essere sceso in campo dal 1′. Ma forse la Juve lotterà fino alla fine per conquistare lo scudetto, nonostante la partenza in salita. Preferirei vedere i bianconeri secondi in classifica e gli azzurri davanti a loro. La città di Napoli merita di vincere lo scudetto”.