In un comunicato la Federcalcio si dice disponibile al Var a chiamata. Il ‘challenge’ potrebbe essere introdotto in Italia, ma deciderà l’Ifab.
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L’Italia ha fatto sapere di essere disponibile alla sperimentazione dell’utilizzo del challenge. La Federcalcio vuole introdurre il Var a chiamata, offrendo la possibilità alle squadra di chiamare l’on field review nei tempi e e nei modi che dovrà stabilire l’Ifab. Sarà proprio l’International Football Association Board, organismo composto da membri Fifa e delle 4 federazioni britanniche che si riunisce a fine mese, a decidere se far partire o meno questa sperimentazione in Italia. Intanto il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina, ha invitato gli arbitri a “intensificare il ricorso all’on field review“. Parole che arrivano in un momento delicatissimo per il massimo campionato italiano, in cui si assiste quasi ad un rifiuto del Var da parte degli arbitri. Emblematico il gesto di Giua che in occasione di Napoli-Lecce, ha deciso di non rivedere l’azione al monitor.
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Var a chiamata: il comunicato della Federcalcio
Nella nota la Fig sottolinea che “L’Italia è stata uno dei primi paesi al mondo a sperimentare la tecnologia nel calcio. L’adozione del Var da parte dell’Ifab, infatti, è stata preceduta da un periodo di prova off line nel massimo campionato italiano che ha generato risultati eccezionali, contribuendo in maniera determinante all’implementazione del protocollo definitivo”. “Animata dallo stesso desiderio di innovare e con il medesimo spirito di servizio dell’epoca – prosegue il comunicato della federazione – Ia Figc si è fatta interprete delle richieste pervenute nelle ultime settimane da numerose società di Serie A ed ha anticipato informalmente alla FIFA la propria disponibilità a sperimentare l’utilizzo del challenge (la chiamata all’on field review da parte delle squadre), nei tempi e nei modi che l’Ifab eventualmente stabilirà“. Ora bisognerà attendere la decisione dell’organismo internazionale per avviare la sperimentazione di questa nuova normativa.