Ancelotti innamorato del del 4-4-2. È il modulo migliore? Più insiste su questo sistema di gioco, più modesto appare il Napoli.
Ancelotti insiste sul 4-4-2, Antonio Corbo sull’edizione odierna del quotidiano la Repubblica analizza questa prima parte di campionato, facendo riferimento proprio al modulo proposto dal mister di Reggiolo:
“Il Napoli sbanda con il Bologna, ancora terzultimo, combattivo ma debole, 31 punti in meno da ieri, addirittura 40 meno della Juve campione d’inverno.
Una serie A mai così squilibrata. Sofferta ma importante la vittoria che fa girare a 44, proiezione finale 88, nove meno della Juve, 5 più dell’Inter terza, 12 più della Lazio quarta che chiude il vagone diretto alla Champions.
In questa prima metà del campionato, Ancelotti si è innamorato del 4-4-2. È il modulo migliore? Più insiste su questo sistema di gioco, più modesto appare il Napoli nella minore intraprendenza della fase attiva.
La grande scommessa proposta da Ancelotti a se stesso ancora prima che al Napoli, presenta qualche dubbio. E non solo perché sia un modulo poco diffuso in Europa come in Italia. Il guasto è nella linea mediana a 4. Il quartetto stenta nel costruire. Molti retropassaggi, quasi mai la rapinosa bellezza di un tocco e via, perché è la velocità di pensiero a dare velocità al gioco.
IL 4-4-2 DI ANCELOTTI
Il 4-4-2 sarà promosso quando i quattro elementi indovineranno ritmi, movimento e intesa. La linea a 4 è favorita da due terzini come Malcuit e Ghoulam, a loro tocca proporre sulle corsie esterne fino a raggiungere le due punte.
Il Napoli ha patito l’assenza di Koulibaly, non è un caso che abbia preso dal Bologna due gol di testa, da Santander e Danilo, lasciati troppo liberi.
Meret tra i pali sempre sicuro ed elegante, ha avuto qualche attimo di esitazione nelle uscite. Non è facile superare lo choc di Milano. Ma Milik e Mertens nel finale trascinano la squadra lontano dalle vergogne di Milano e dal sempre censurabile Mazzoleni, l’arbitro che porta solo maltempo”.