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Gazzetta: Sarristi e presidenziali. Ora Napoli è divisa in due

Napoli è divisa in due: Sarristi e presidenziali.  Prima l’euforia, poi il -4: la città è spaccata, le curve stanno con Sarri ma una corrente fedele a De Laurentiis imputa al toscano alcuni errori.

SARRISTI E PRESIDENZIALI

Scrive la Gazzetta: L’ambiente napoletano è spaccato, da una parte ci sono i Sarristi, quelli che a prescindere difendono l’operato dell’allenatore. Dall’altra sono assestati i presidenziali, coloro che ne hanno sempre sostenuto la politica di De Laurentiis e che non smetteranno mai di essergli riconoscente per aver rilevato il club dal fallimento. Una storia vecchia di quattordici anni, ma che da queste parti è più che mai attuale. Il partito di De Laurentiis è ben piantato sulle proprie posizioni e segue con particolare interesse la questione legata al futuro dell’allenatore, senza perdere di vista l’eventualità di un nuovo ciclo da avviare.

LE CURVE STANNO CON SARRI

Le curva A e la B, schierate entrambe dalla parte di Sarri. Insieme hanno creato un movimento di protesta che sta infiammando la fase finale di questo campionato. I cori di contestazione nei confronti del presidente sono diventati una consuetudine, gli imputano il mancato rafforzamento dell’organico durante la sessione invernale di mercato. Eppure, lui ci aveva provato. Insomma, qualche tentativo è stato fatto, ma parte della tifoseria avrebbe voluto che il presidente si impegnasse a rendere competitivo l’organico già a luglio scorso, cosa che è avvenuta soltanto in parte con gli ingaggi di Mario Rui e Ounas.

FEDELI A DE LAURENTIIS

La corrente dei fedeli a De Laurentiis è formata da chi, invece, imputa all’allenatore quegli errori che hanno condizionato l’intera stagione, a prescindere dalla qualità del gioco che tutti gli riconoscono. Imputazioni che sono diventate più dirette da quando s’è capito che Sarri potrebbe non continuare la sua avventura napoletana: i contatti con il Chelsea proseguono senza tregua. C’è chi lo avrebbe voluto più duttile, in grado di cambiare qualcosa nei momenti di difficoltà e c’è chi gli contesta l’integralismo nelle scelte che rappresenta un suo limite. Testardaggine che gli contesta anche De Laurentiis che avrebbe voluto una maggiore valorizzazione dei giovani sui quali ha investito negli ultimi due anni.  La stagione si chiuderà quasi certamente a «zero tituli», ma ci sarà comunque un ricco premio di consolazione: la Champions.

Il Sarrismo altro non è che il Sanfedismo applicato al pallone.