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Plusvalenze Juventus: Ecco cosa rischia il club bianconero. Procura a lavoro c’è un tema insidioso

Juventus: indagati Agnelli, Nedved e Paratici.

Plusvalenze Juventus, cosa rischia il club bianconero. La Guardia di Finanza perquisisce le sedi del club a Torino e Milano.

PLUSVALENZE JUVENTUS

La guardia di finanza ha messo nel mirino la Juventus per la questione plusvalenze. Indagati: Agnelli, Nedved e Paratici. Lo si apprende da una nota della Procura del capoluogo piemontese: gli indagati sono in tutto sei. Le fiamme gialle sono incaricate di reperire documentazione ed altri elementi utili relativi ai bilanci societari approvati negli anni dal 2019 al 2021, con riferimento sia alle compravendite di diritti alle prestazioni sportive dei giocatori, sia alla regolare formazione dei bilanci.

Sotto la lente di ingrandimento sono finiti diversi affari, alcuni molto importanti. In particolare quello della Juventus con il Barcellona che ha poi portato alla cessione di Pjanic (60 milioni) ai catalani. Preceduta dall’acquisto di Pereira Da Silva (8 milioni) e poi di Arthur (72 milioni) e Marques (8,2 milioni) da parte del club di Andrea Agnelli, che avrebbe ricevuto complessivamente quasi 50 milioni di plusvalenze. Stesso discorso con il Genoa con i 18 milioni di Rovella, ceduto alla Juve, mentre facevano il percorso inverso Portanova (a 10 milioni) e Petrelli (a 8). Ma c’è dentro anche l’affare Cancelo-Danilo con il Manchester City.

Juventus: indagati Agnelli, Nedved e Paratici per il caso plusvalenze.

COSA RISCHIA LA JUVE PER LA QUESTIONE PLUSVALENZE?

Questo genere di situazioni -spiega la Gazzetta dello Sport-  è stato sempre affrontato con una certa fatica sia dalla giustizia sportiva sia da quella ordinaria per la difficoltà di individuare dei criteri oggettivi per la valutazione di un calciatore. Il rischio, in termini di codici sportivi, è quello di una multa o di una lieve penalizzazione.

A meno che non si riesca a provare una “alterazione” ai fini dell’iscrizione al campionato, circostanza che porterebbe ovviamente a sanzioni più severe. Ma è un’ipotesi che sembrava lontana dopo le prime informazioni sull’apertura del fascicolo da parte della Procura Figc, che era già al corrente dell’indagine Prisma. Ora bisognerà vedere quali nuovi elementi si aggiungeranno con lo sviluppo sul piano penale. Quanto ai tempi, difficile dire quando si procederà. A volte la giustizia sportiva aspetta gli esiti dell’indagine di quella ordinaria, altre si muove parallelamente.