Calcio Napoli

Pastore accusa De Laurentiis: “Perché non abbassa il suo stipendio, altro che Mertens”

Rosario Pastore, decano dei giornalisti sportivi napoletani, si scaglia con tono polemico contro De Laurentiis. Sul suo profilo facebook si esprime sul caso Koulibaly: “Cioè, fatemi capire. Dopo aver seminato così, come nulla fosse, l’ipotesi di trovarsi di fronte ad un adoratore della pecunia, all’improvviso quel signore che, purtroppo per noi, si trova ad essere padrone del Napoli, decide che sì, Kalidou Koulibaly meriterebbe di essere trattato diversamente e quindi, con la magnanimità dei forti, gli fa sapere che sarebbe disposto a non decurtargli l’ingaggio, assicurandogli quello degli anni scorsi. E poi, quando qualcuno gli fa sapere che forse questa resipiscenza è arrivata troppo tardi e che probabilmente il senegalese, offeso per il precedente comportamento, si sta accordando alla giusta remunerazione con altro club, fa circolare, attraverso uno dei tanti suoi “estimatori” (ce ne sono, cavolo se ce ne sono…) la voce che sarebbe tanto, ma tanto dispiaciuto dell’atteggiamento del giocatore”.

Poi ha proseguito: “Esistono molti aggettivi, nella ricca lingua italiana, per definire l’atteggiamento di questo signore. Alcuni di essi sono anche molto volgari. Ma non voglio scendere a simili livelli. Ribadisco solo la convinzione di quanto io sia sconcertato, e insieme con me le migliaia di compagni di fede, nel dover assistere a queste sceneggiate. Che un aggettivo lo meritano, però: rivoltanti. E così, a meno di miracoli che al momento sembrano davvero tali, stiamo per arrivare ad un pesante addio. Sarà contento quel signor direttore, che penso abbia il mio stesso tesserino, a meno che non sia solo un pubblicista, che collabora per il panino partenopeo di un quotidiano a tiratura nazionale. Il quale signor direttore continua a ribadire quanto siamo ingrati noi tifosi del Napoli”.

Pastore continua ad andarci giù duro: “E quanto siamo anche stupidi a non capire che vendere i migliori sarebbe la sola politica in grado di tenere lontano il club dallo spettro di un certissimo fallimento. E perciò dovremmo prostrarci ai piedi del presidentissimo, ringraziando la Provvidenza di averci inviato questo enorme personaggio. Il quale però, siatene certi, non farà fallire il club. Perché perderebbe quella bella cifretta che a lui, alla consorte, ai figli ed all’amministratore delegato, il bilancio della società gli consente di incassare ogni anno e che rendono il CdA del Napoli uno dei più costosi d’Italia. Mi chiedo: visto che il mondo intero, tranne questa bella compagnia, è così attratto dal denaro, perché lor signori non danno il buon esempio, dimezzandosi il sostanzioso appannaggio, come il presidente pretende che faccia Mertens?”.

“O certi sacrifici devono farli solo gli altri? Bah, pare che i nuovi arrivati – conclude Pastore – siano il non plus ultra e che ci faranno dimenticare il tuosseco di questi giorni. A Milano direbbero: sperém. Qui da noi, ce la caviamo con un molto più modesto: ammén”.

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