Parma-Napoli 0-0: gli highlights | Serie A

PARMA – È mancata solo la magia, quella vera. Perché se il palo non si fosse messo di traverso, oggi parleremmo di un gol da antologia. E invece Franck Anguissa, dopo aver accarezzato l’eurogol della stagione, ha finito per regalare al Napoli qualcosa di ancora più prezioso: equilibrio, sacrificio e lucidità. Lo racconta Davide Palliggiano sul Corriere dello Sport, tracciando il ritratto di un leader silenzioso che ha illuminato la notte più tesa dell’anno.
“Maledetto palo, avrà pensato Anguissa”, scrive Palliggiano. Un sombrero a Leoni, sinistro al volo da posizione impossibile, e quella traiettoria spezzata solo dal legno. Sarebbe stato un capolavoro alla Ronaldinho – senza offesa per il Gaucho – nato dall’unico errore del baby prodigio emiliano.
Un diesel nel caos: la partita cresce con lui
La prestazione di Anguissa non è esplosa subito. Anzi, l’inizio è stato confuso, compassato, quasi fuori fase. Ma come un diesel, ha carburato minuto dopo minuto, alzando i giri del motore mentre tutto attorno sembrava rallentare. Il centrocampo del Napoli, orfano di Lobotka, ha faticato: Gilmour non ha raccolto l’eredità, McTominay ha lottato ma non ha brillato.
In quel vuoto di riferimenti, Anguissa si è preso la scena: interventi puntuali, recuperi, comunicazione continua. Ha indicato, suggerito, guidato. Un uomo squadra.
“Un soldato che non si risparmia, un uomo che non alza la voce ma si fa sentire”, lo definisce Palliggiano.
Il centro dell’equilibrio: Anguissa resta, guida, resiste
Nel secondo tempo, mentre Conte ruotava gli esterni e gli attaccanti, lui restava lì, saldo, affidabile. Anche nel momento più teso – dopo il 2-2 della Lazio che salvava il primato del Napoli – è stato l’equilibratore: calmo, presente, zen, come sottolinea Palliggiano. Mentre le panchine si accendevano e il Tardini diventava un frullatore emotivo, Anguissa era la mente fredda in mezzo al caos.
Ha visto traversa su punizione di McTominay, l’arbitro discusso, le proteste di Oriali, la rissa tra Conte e Chivu. Ma non ha perso la testa. Ha tenuto la rotta, fino al fischio finale che ha trasformato un pareggio sudato in una liberazione collettiva.
Ultimo atto al Maradona: ciliegina rimandata
Il gol non è arrivato, ma il simbolo di questo Napoli è anche lui, il gigante silenzioso che ha tenuto insieme il gruppo. Ora, come scrive Palliggiano sul Corriere dello Sport, manca solo la ciliegina: l’ultima contro il Cagliari, in un Maradona pronto a esplodere.
Perché se la torta è quasi pronta, Anguissa ha già messo dentro farina, lievito e cuore.