L’ossessione di Bargiggia per Sarri che ora va tanto di moda. I giudizi del conduttore seguono l’onda social come la barba hipster.
di: Francesco Pollasto
Sarri: Gol e polemiche
Il campionato di calcio volge al termine con i suoi gol e polemiche. Alcune interessanti come l’esonero di Pioli a tre giornate dalla fine e la standardizzata crisi dell’Inter cinese e altre sterili come le parole di Sarri e la risposta di De Laurentiis.
L’attuale presidente del Napoli non è sempre stato in buoni rapporti con una parte dei media, che non sempre questi ultimi si siano comportati con equilibrio e rispetto nei confronti della società di De Laurentiis è un dato di fatto.
Il giornalismo sportivo
Il giornalismo sportivo, non solo quello, sta attraversando una fase ormai amaramente involutiva pensa più a coltivare i propri vizi che le possibilità di recupero.
Come è vero che il giornalismo odierno, o una sua parte consistente, semmai sia giusto adoperare questa altrettanto desolante divisione per dividere buoni e cattivi, si sia adagiato, oltretutto, su una deriva che ne fa più un ripetitore di massa che uno strumento d’indagine, di cronaca e d’intelligenza, colpito nella sua dignità più profonda, perché, forse, scarseggia il senso della discrezione.
La barba hipster
L’ossessione di alcuni giornalisti per la supremazia social ha dello sconvolgente, alcuni per differenziarsi portano la barba hipster, ma peggio ancora è l’ossessione per un personaggio che, detto volgarmente, porta click. E’ il click la moneta del nuovo millennio. Più ne hai più ti senti famoso, al centro dell’attenzione.
L’ossessione di Bargiggia per Sarri
“Tutti odiano i giornalisti, tutti vogliono fare i giornalisti”, ripete una grande penna come Luca Cirillo. Il problema nasce però dal COME si fa.
Certi redattori in doppio petto hanno il bisogno di sfogare le proprie frustrazioni prendendo di mira un personaggio: Ad esempio prendiamo Bargiggia e la sua ossessione per Sarri.
Scrive il mezzobusto di Mediaset su Twitter: “Unico manager in Champions vestito come Canà. Se poi Sarri incomincia a togliersi la tuta, a non usare un linguaggio da osteria e a non lamentarsi del calendario, si avvicina ai top…”
Questo è giornalismo?
Sulla rete del biscione si scandalizzano se Sarri usa la parola Cazzo! Ormai sdoganata a più livelli. Ecco il paradosso.
A Napoli si dice “‘E dritti moreno sempe pè a mano ‘e nu fesso ” la propaganda per le parole dell’hipster di Cologno Monzese fa solo male al Napoli. Sarri ha le spalle larghe ma l’ambiente è umorale. Con i tweet di Bargiggia si generano molti click. Un circolo vizioso.
Canà, il figlio del Sud.
Tutto diventa ancora più paradossale se si considera che il Napoli “dell’odiato” Sarri produce il miglior calcio D’Italia, deliziano una grande platea di spettatori. Ha dominato in campo internazionale, uscendo tra gli applausi dalla Champions.
Davanti a tutto questo, davanti ai numeri che questa squadra riesce a fornire alle statistiche, non può che aumentare la domanda da parte del pubblico. Cosa che non si può certo dire delle milanesi. Loro non hanno Canà, il figlio del Sud.