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Osimhen, il chirurgo Tartaro: “Potrebbe operarsi ancora. Gira un audio Fake “

Gianpaolo Tartaro, il chirurgo che ha operato Victor Osimhen ha smentito alcuni audio che girano su Whatsapp.

OSIMEN, PARLA IL CHIRURGO TARTARO

Gianpaolo Tartaro, il chirurgo che ha operato Victor Osimhen, ha parlato dell’intervento e delle condizioni dell’attaccante del Napoli ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, emittente ufficiale del club azzurro, nel corso di Radio Goal.

“Gira un audio fake sul mio conto dove avrei fatto una dichiarazione allucinante, dove sosterrei che è stato l’intervento più complesso della mia carriera. Sono basito, è una follia. L’audio dice cose estremamente precise, ma sono sbagliate. Sono molto dispiaciuto per quanto sta accadendo. L’intervento è durato 4 ore e mezza. Osimhen ha avuto uno schiacciamento, non una frattura. La forza centrifuga, ovvero andare all’indietro rispetto al movimento di Skriniar ha fatto rientrare dentro tutto l’osso zigomatico che è entrato dentro e la cavità orbitale si è ristretta”.

Tartaro ha poi aggiunto: “E’ stato un intervento estremamente complicato e difficile, compressi anche i tessuti, i muscoli, i nervi e le arterie e tutto ciò che sta sopra il cranio. Dalla tv vedevamo che non riusciva ad aprire l’occhio perché il bulbo oculare spingeva verso fuori e lo zigomo andando dentro ha ristretto la cavità orbitale. Ha fatto una compressione, l’occhio spingeva e non dava modo alla palpebra di salire e scendere. E’ stata fatta una riespansione, alcune ossa non ci sono più, dunque abbiamo sintetizzato con 5 placche tenute da 16 viti”.

OSIMEN POTREBBE OPERARSI ANCORA

Poi sui tempi di recupero: “Ora inizia la partita di Victor, abbiamo fatto solo il riscaldamento con l’intervento. Inizia la seconda fase, molto dipende da lui e dal suo fisico. Non ho la sfera di cristallo e non posso sapere i tempi di recupero. Da tifoso del Napoli lo farei giocare domani mattina per vincere lo scudetto, ma purtroppo non sarà così. Quanto alla prognosi sono 90 giorni, ma molto aleatori, perché se c’è qualche problema deve tornare ad operarsi. La ricostruzione è complessa, potrebbero essere anche 100, 70 o 40 giorni, perché non so quale sarà la risposta del fisico all’operazione”.

Quindi sulla Coppa d’Africa: “Non so nemmeno quando dovrebbe partire. Non so come potrà rispondere alla paura di giocare, come si lancia e come combatte in campo. Sono ragionamenti che facciamo da tifosi, ma dopo una frattura conta l’aspetto psicologico. E’ stato davvero sfortunato, è una frattura strana, ma una vera è propria traumatologia facciale.

Maschera? Stiamo già pensando troppo in avanti, è presto. Al momento sto pensando ai punti e a tutto quello che accadrà dopo. E’ un ragazzo di appena 22 anni”.

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