Una stagione immensa, praticamente perfetta a livello di Serie A, quella degli attuali campioni d’Italia. Parliamo del Napoli di Spalletti, in fuga dalla prima giornata del torneo e senza rivali per tutto il resto dell’annata. Difficile parlare di partite spartiacque o sliding doors, dato che gli azzurri hanno infranto un record appartenente davvero a poche altre squadre nella storia del calcio europeo: battere tutte e 19 le rivali del campionato almeno una volta. Un dato che dimostra una volta di più la perfezione della macchina creata dal tecnico di Certaldo e che viene confermata dai numeri: oltre 70 gol fatti e meno di 30 subiti. Gran parte del merito, ovviamente, risiede nelle giocate di due attaccanti che ad oggi valgono oro sul mercato internazionale: Victor Osimhen e Khvicha Kvaratskhelia.
Il numero nove, capocannoniere della Serie A, ha avuto il merito di andare in rete in oltre 20 occasioni, trascinando la squadra anche nei momenti che potevano sembrare di maggiore difficoltà. Come non citare, ad esempio, il gol decisivo contro la Roma allo Stadio Olimpico, in una partita che sembrava destinata allo 0-0. Stessa cosa dicasi per il georgiano, arrivato in punta di piedi a Castel Volturno nell’ambito di un mercato estivo molto criticato per la gestione di arrivi e partenze, almeno inizialmente. Il 77 è stato acquistato per poco meno di 10 milioni e ora ne vale oltre 80 stando alle stime di Transfermarkt.
Decuplicato il valore a suon di prestazioni e gol. Arrivato al posto di Insigne, Kvara ha fatto letteralmente innamorare i tifosi, alla pari di Kim, il mastodontico centrale di difesa coreano che ha preso il posto di quella che era un’altra colonna del reparto difensivo partenopeo: Koulibaly. Leader silenzioso, ma fondamentale per il gioco di Spalletti è stato Lobotka, centrocampista tuttofare, in grado di inventare gioco e trovare anche la via del gol molto spesso. Anguissa e Zielinski hanno collaborato con lo Slovacco sulla mediana. Menzione d’onore anche per gli altri eroi dello scudetto: Meret, Gollini, Politano, Rrahmani, il beniamino Mario Rui, Lozano, Simeone, il capitano Di Lorenzo, Ndombelé, Raspadori, Elmas, Demme, Juan Jesus, Ostigard, Olivera, che aveva segnato il gol del momentaneo scudetto contro la Salernitana, e tutti gli altri.
Ma la domanda che ora ci si pone è: sarà in grado il Napoli di ripetersi anche nella prossima stagione? Non è un quesito dalla risposta semplice, in quanto dovranno combinarsi diversi elementi. Dapprima la permanenza di chi ha creato questo gruppo vincente: Luciano Spalletti. Il tecnico toscano è ormai lontano dalla città partenopea l’anno prossimo. Questo a causa di rapporti non propriamente idilliaci con il patron De Laurentiis. La rottura definitiva sarebbe arrivata poco dopo la vittoria dello Scudetto ad Udine a seguito di una comunicazione via PEC relativa al rinnovo del contratto dell’allenatore. Una forma non gradita a Spalletti che, da quel momento, avrebbe iniziato a riflettere per la seconda volta sulla possibilità di lasciare la panchina azzurra.
Perché c’era già stata una prima dopo il burrascoso Empoli-Napoli dello scorso campionato. Al termine della partita, finita 3-2 per i toscani dopo il vantaggio azzurro di 2 gol, il presidente De Laurentiis avrebbe contattato altri allenatori per esonerare Spalletti immediatamente, cosa poi non accaduta. Al suo posto il Napoli ha annunciato l’ex Roma, Rudi Garcia.
Inoltre, il calciomercato dovrà essere all’altezza di una squadra che è Campione d’Italia in carica e pronta a sognare una vittoria anche in Europa, date le prestazioni incoraggianti vistesi in Champions League fino alla sfida con il Milan persa ai quarti di finale. La prima mossa dovrà essere quella di trattenere i giocatori che più fanno gola ai grandi club europei: da Osimhen a Kim, passando per Lobotka e Kvara, considerati veri pilastri incedibili. Trattenerli, specialmente di fronte ad offerte da capogiro, non sarà per nulla facile. Ma De Laurentiis potrà calare sul piatto la partecipazione alla Champions League, un possibile aumento degli ingaggi e la possibilità di lottare su tutti i fronti. Certo è che, come dimostrato anche quest’anno con le partenze eccellenti di Insigne, Mertens e Koulibaly, è possibile vincere pur lasciando partire i migliori giocatori della rosa, a patto che i soldi guadagnati dalle cessioni vengano poi reinvestiti oculatamente.
Infine, bisognerà capire a cosa vorrà puntare il Napoli. Quest’anno lo Scudetto è stato una priorità acquisita quasi subito, dato che ben presto si era capito che Osimhen e compagni avrebbero giocato un campionato a parte. L’anno prossimo sarà davvero il tricolore l’obiettivo principale? Oppure, come detto anche da De Laurentiis durante la festa al San Paolo, si proverà ad allargare gli orizzonti a qualcosa di altrettanto affascinante, come un trofeo europeo? Magari quella Champions League dove, fino ai quarti di finale, il Napoli aveva impressionato tutta Europa. Basti pensare al clamoroso 4-1 inflitto al Liverpool in casa, con un girone chiuso al primo posto con una giornata di anticipo e 15 punti fatti su 18 a disposizione.
Quindi, riproponendo la domanda sul fatto che il Napoli possa bissare il successo di questa stagione la risposta potrebbe essere un sì, ma con riserva. Chi ne sa più di calcio, come analisti e siti di betting, i quali stanno già provando ad elaborare le quote sul prossimo campionato, mettendo a disposizione di chi vorrà lanciarsi in un pronostico su di esso diversi bonus benvenuto senza deposito sport, mettono i partenopei nella fascia dei favoriti, insieme all’Inter, unica squadra che, senza il drastico calo avuto a metà campionato, aveva già quest’anno la rosa adatta per competere con i partenopei. Non a caso la compagine di Simone Inzaghi è stata tra le poche ad infliggere una sconfitta a quelli di Spalletti.
Ricapitolando, se il Napoli dovesse anche cambiare allenatore, affidandosi ad un tecnico di caratura pari o superiore a quella di Spalletti, mantenere l’ossatura principale della rosa, magari con qualche cessione eccellente subito rimpiazzata da giocatori di alto cabotaggio, e rendersi conto che sia possibile lottare tranquillamente su due fronti, Serie A e Champions League, le possibilità di vedere i partenopei in cima alla classifica del campionato sarebbero davvero elevatissime.