La stampa critica Napoli. Lo standard mediatico dopo la vittoria sul Modena contrasta con il silenzio sul caso Koopmeiners.
Il caso arbitri è un grave problema per il Napoli ma gli attacchi che subisce il Napoli dai corifei dell’informazione nordista è ancora più grave. Il Napoli, come il Sud, dà fastidio e prima ancora di cominciare alimentano le polemiche contro la società aizzando i tifosi.
La stampa critica Napoli, il club azzurro al centro di una tempesta mediatica che sembra non placarsi. La vittoria ai rigori contro il Modena nei trentaduesimi di Coppa Italia, invece di essere celebrata, ha scatenato una serie di critiche che per molti versi sono sproporzionate. Questo episodio non fa che alimentare il dibattito sul trattamento discriminatorio nei confronti del club partenopeo da parte di certa stampa.
Le parole di Conte e la reazione mediatica
Nel post-partita di Napoli-Modena, Antonio Conte ha espresso la necessità di rinforzi, un’esigenza comune a molti allenatori in questo periodo della stagione. Tuttavia, le sue parole sono state immediatamente strumentalizzate. “È uno sfogo di chi è da poche settimane su quella panchina, è giusto che parli di questo cantiere aperto a pochi giorni dall’inizio del campionato,” ha commentato l’esperto di mercato Alfredo Pedullà, difendendo la posizione di Conte.
Nonostante ciò, parte della stampa nazionale ha dipinto uno scenario catastrofico, prevedendo addirittura l’addio di Conte prima di Natale. Una narrazione che sembra ignorare il contesto e la normalità di certe dichiarazioni nel periodo pre-campionato.
Il caso Koopmeiners: due pesi, due misure
In netto contrasto con il clamore mediatico intorno al Napoli, sta il silenzio assordante sul caso Koopmeiners dell’Atalanta. Le dichiarazioni di Gian Piero Gasperini su un presunto accordo del giocatore con la Juventus sollevano questioni etiche e regolamentari di non poco conto.
Come sottolineato dal giornalista Maurizio Pistocchi, “È una cosa vietata dal Regolamento-art.16 comma 5, che proibisce di contattare giocatori sotto contratto prima degli ultimi 6 mesi antecedenti la data di scadenza del contratto stesso“. Pistocchi aggiunge: “Rifiuta di allenarsi e giocare. Il calciatore può essere multato e deferito e rischia una lunga squalifica. L’Atalanta è ricattata – parole pesantissime e inchiesta della Procura Federale ineludibile.”
Eppure, questo caso che meriterebbe un’inchiesta federale viene largamente ignorato dalla stampa nazionale, con rare eccezioni proprio come come Pistocchi e Paolo Ziliani.
Un problema strutturale
La disparità di trattamento mediatico non si limita a questi episodi. Da tempo, i tifosi e gli osservatori più attenti notano come le notizie riguardanti il Napoli vengano spesso enfatizzate negativamente, mentre questioni potenzialmente più gravi che coinvolgono squadre come Juventus, Inter o Milan ricevono un trattamento più morbido.
Questa situazione solleva interrogativi sulla rappresentazione mediatica del calcio del Sud in generale. La mancanza di una forte presenza mediatica locale a Napoli, unita a quella che viene percepita come una classe politica e giornalistica inadeguata a far valere le ragioni della città, contribuisce ad aggravare il problema.
Le conseguenze per il club e i tifosi
Il costante bombardamento mediatico negativo non solo danneggia l’immagine del Napoli, ma rischia anche di influenzare l’umore della squadra e dei tifosi.
Inoltre, la narrativa distorta alimenta tensioni tra le tifoserie e mina la credibilità del sistema calcio nel suo complesso. La percezione di un trattamento iniquo ha come risultato una disaffezione dei tifosi non solo verso i media, ma verso il calcio stesso.
Napoli: stampa e critica, una sfida oltre il campo
In questo clima di evidente disparità mediatica, il Napoli si trova a combattere una battaglia che va ben oltre i 90 minuti sul terreno di gioco. La squadra partenopea, forte di una tifoseria appassionata e di una storia ricca di successi, continua a dimostrare la sua resilienza nonostante le avversità.
L’attenzione sproporzionata e spesso negativa dei media nazionali, in particolare quelli con sede nel Nord Italia, sembra più un tentativo di distrazione che un’analisi obiettiva delle reali dinamiche calcistiche. Tuttavia, questa pressione mediatica potrebbe paradossalmente rafforzare l’identità e la determinazione del club e dei suoi sostenitori.
Mentre certa stampa sembra più interessata a creare polemiche che a raccontare il calcio, il Napoli ha l’opportunità di lasciare che i risultati sul campo parlino più forte di qualsiasi titolo sensazionalistico. La sfida per la squadra di Conte sarà quella di trasformare questa pressione in motivazione, dimostrando con i fatti la forza di un progetto che va oltre le narrazioni precostituite.
In un panorama mediatico che sembra dimenticare i principi di imparzialità e obiettività, il Napoli e i suoi tifosi possono ergersi a esempio di passione autentica e resilienza. La vera vittoria sarà dimostrare che il calcio si gioca sul campo, non sulle pagine dei giornali o nei salotti televisivi del Nord.