Corriere dello Sport: “Napoli, l’eredità di Kvara: tra rimpianti e la forza di Conte”

Conte non fa sconti a nessuno: Kvara rischia la panchina

Il Napoli ha vissuto due stagioni in una: quella prima e quella dopo l’addio di Khvicha Kvaratskhelia. Il talento georgiano, oggi al PSG, ha spaccato in due il cammino degli azzurri, come racconta il Corriere dello Sport: prima di partire ha lasciato il segno, dopo ha costretto la squadra a reinventarsi.

A Parigi, Kvara ha già fatto vibrare i tifosi: estro, genio e gol. I principali quotidiani francesi lo hanno esaltato: L’Équipe parla di «colpo di genio», Le Figaro lo definisce «un artista», Le Parisien ironizza con un «non ci avevano mentito». A Napoli, però, il suo addio ha lasciato un vuoto profondo. Un vuoto che, come sottolinea il Corriere dello Sport, non è stato colmato adeguatamente durante il mercato invernale.

La cessione al PSG era diventata inevitabile: il mancato rinnovo, la tentazione degli 11 milioni a stagione proposti da Parigi e il rischio concreto dello svincolo avevano reso la permanenza insostenibile. Antonio Conte, alla guida di un gruppo che pure aveva investito con decisione in estate, si è ritrovato senza il suo giocatore più creativo proprio mentre la squadra era lanciata verso il titolo.

Da quel momento il Napoli ha rallentato: 12 punti in 9 partite, come ricorda ancora il Corriere dello Sport, tra pareggi, difficoltà offensive e una catena di infortuni che ha falcidiato la fascia sinistra (Spinazzola, Olivera, Neres). Una frenata figlia anche della mancanza di alternative offensive di livello.

Eppure, in questo scenario complicato, Conte è riuscito a mantenere il Napoli in scia dell’Inter: 65 punti, 19 vittorie, 8 pareggi e 4 sconfitte. Nonostante l’addio di Kvara, i mercati difficili e la sfortuna, il tecnico ha ridato dignità e ambizione a un gruppo che sembrava perduto dopo il disastroso post-Scudetto.

C’era un Napoli prima e dopo Kvaratskhelia. E poi c’è stato – e c’è ancora – solo Antonio Conte.