Napoli nasce il ‘partito dei combattenti’. A guidarlo è Kostas Manolas,la rivelazione arriva da Repubblica che racconta il retroscena.
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A guidare la ‘rivolta’ c’è Kostas Manolas, il difensore che contro l’Udinese ha dato tutto in campo. A lui si sono affiancati Zielinski e Di Lorenzo, calciatori che già erano stati inseriti tra il gruppo di quelli più moderati all’interno dello spogliatoio partenopeo. Ma la polveriera azzurra è ancora pronta ad esplodere, con il futuro di Ancelotti ancora in bilico un De Laurentiis indeciso su cosa fare ed i retroscena dell’ammutinamento che segnalano un gruppo di giocatori, come Insigne, Callejon, Allan e Mertens tra quelli più orientati allo scontro con la SSCN.
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Crisi Napoli
C’è una squadra in crisi, di risultati e di mentalità. Un vulcano pronto ad esplodere. A Napoli, nasce il partito dei combattenti, quelli che vogliono tirarsi fuori dalla crisi senza scontrarsi direttamente con il club. A guidarlo c’è Kostas Manolas, ma con lui ci sono anche Zielinski, Di Lorenzo,Lozano e Llorente. A scriverlo è Repubblica che rivela la presenza di una fazione moderata che vuole dare tutto in campo, ricucendo i tantissimi strappi. Inevitabilmente i risultati positivi sarebbero il miglior unguento per le profonde ferite del Napoli, scivolato lontano dal quarto posto in classifica ma in corsa per arrivare primo nel girone di Champions League. A Napoli i cinque calciatori del partito dei combattenti potrebbero essere una delle poche speranze per rialzarsi. Ora come non mai è fondamentale avere in squadra dei giocatori che riescano a mediare tra le parti, cercando di mettere da parte, anche temporaneamente i dissapori, per concentrarsi in tutto e per tutto sul campo. La prova di Udine, soprattutto nel primo tempo è stata scialba, segnale di una squadra che ha bisogno di un cambio di mentalità, ma anche di qualche aggiustamento tattico. Perché il gioco del Napoli è lento, prevedibile e senza alcun sussulto. Di chi è la colpa? solo di Ancelotti?