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Napoli, Gattuso discorso alla squadra: “prendiamoci la coppa Italia”

Rino Gattuso carica il Napoli. L’allenatore ha tenuto un discorso alla squadra e ha fissato l’obbiettivo: la Coppa Italia
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La Lega di serie A ha chiesto ufficialmente al governo di poter anticipare di un ulteriore giorno il ritorno all’attività agonistica del calcio, disputando Juve-Milan e Napoli-Inter, le semifinali di coppa Italia, il 12 e il 13 giugno, e non il 13 e il 14.
Obiettivo: avere un giorno di distanza in più per la finale in programma il 17 allo stadio Olimpico di Roma.
La notizia è stata confermata dal giornalista Carlo Alvino che sui suoi profili ufficiali social ha spiegato: “Da fonti governative apprendo che è stata accettata la richiesta di Dal Pino di anticipare di un giorno le due semifinali di Coppa Italia, che quindi si giocheranno il 12 e 13 giugno. Napoli in campo il giorno di Sant’Antonio”. Il giorno di Sant’Antonio è il 13 giugno. Il 12, invece, si giocherà Juventus-Milan“.

GATTUSO VUOLE LA COPPA ITALIA

La coppa Italia diventa il primo obbiettivo del Napoli in questa stagione.  Rino Gattuso ha accolto positivamente la notizia sulla ripresa del campionato e soprattutto le date della coppa Italia, a differenza di quanto accaduto in casa Inter.
Ringhio ha raccolto intorno a se i calciatori del Napoli presenti a Castel Volturno e li ha esortati a vincere la coppa Italia.
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RINNOVO GATTUSO

Per De Laurentiis tra le situazioni da affrontare e risolvere c’è quella del contratto di Gattuso.  Il Napoli in teoria potrebbe ancora rescindere in maniera unilaterale: fino al 10 di giugno.
Non succederà, ovviamente, perché Ringhio si è già meritato sul campo la fiducia di De Laurentiis e di conseguenza la conferma sulla panchina azzurra.
Ma le parti dovranno lo stesso sedersi intorno a un tavolo, appena possibile. Non avrebbe senso per il Napoli affrontare la prossima stagione con l’allenatore calabrese vincolato al club solo fino alla primavera del 2021 e dunque sotto esame, in una sostanziale condizione di precariato. Converrà probabilmente anche al presidente prolungare il rapporto per un anno in più: fino al 2022, con l’adeguamento dell’ingaggio per il tecnico.

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