Fra i tifosi del Napoli e lo stadio San Paolo vige un legame indissolubile. Quando ci sono i sorteggi di qualunque competizione, i napoletani già contano le partite da disputare in casa come delle vittorie sicure, contro qualsiasi avversario. Perché il San Paolo è il loro tempio e nessuno deve minimamente pensare che si possa uscire incolume, o addirittura che si possa espugnare quello che un tempo è stato lo stadio di calciatori che hanno scritto la storia di questo meraviglioso sport.
NAPOLI-FEYENOORD, POCA AFFLUENZA ALLO STADIO
Per questo motivo ha fatto notizia il poco pubblico presente nella partita contro il Feyenoord ieri sera. Poco più di 22.000 spettatori paganti ad assistere alla vittoria del Napoli sui Campioni d’Olanda in carica. Ci possono essere delle attenuanti? Dipende dai punti di vista. Lo stadio San Paolo, per quanto maestoso e storico possa essere, cade a pezzi. Il presidente De Laurentiis arrivò addirittura a definirlo “un cesso”. Ma il San Paolo è lo stesso della partita col Real Madrid dello scorso marzo, dove fece registrare il tutto esaurito. E’ possibile, però, che la colpa sia del prezzo dei biglietti: 35€ per le curve e 60€ per i distinti. Anche se sono più o meno in linea con le altre squadre europee. Dunque l’ipotesi più “interessante”, se si può definire così, è quella dell’avversario. Il Feyenoord non attira l’entusiasmo dei napoletani come, magari, potrà fare il Manchester City il 1 novembre. Inoltre, la partita era in chiaro su Canale 5 e non a caso ha fatto registrare uno share del 17,3%, più di quanto abbia fatto registrare Roma-Atletico Madrid di qualche settimana fa.
LA DIFFERENZA CON LA SERIE A
In Serie A, invece, i tifosi napoletani riempiono lo stadio che è una bellezza. Quasi 50.000 spettatori per il derby contro il Benevento e previsti altrettanti spettatori anche per la partita contro il Cagliari di domenica alle 12:30. C’è chi pensa che il pubblico partenopeo abbia scelto il Campionato, perché il Napoli punta a lottare per vincerlo fino all’ultima partita, mentre le possibilità di andare avanti in Champions League sono molto limitate. La controprova si avrà quando ci sarà la partita contro il Manchester City.
LA POLITICA DEI PREZZI CHE STA ATTUANDO IL NAPOLI
Si può discutere serenamente sulla politica dei prezzi che sta attuando la società. Due stagioni fa, i prezzi erano divisi per fasce. Partita di cartello, partite di seconda fascia e partite con prezzi davvero popolari. Da due anni a questa parte, invece, sembra ci sia un po’ di confusione sotto quest’aspetto. Si è passati dai 40€ delle partite contro Benfica e Milan (si parla sempre di curve) ai 25€ della partita contro la Roma, gli stessi di Napoli-Empoli, una partita infrasettimanale che ha fatto registrare il record negativo di spettatori in Serie A dell’era ADL, circa 15.000. Probabilmente a convincere De Laurentiis ad abbassare le pretese fu la risposta negativa del pubblico, da qui i 20€ per la partita contro la Dinamo Kiev. Questa stagione, invece, curve al modesto prezzo di 12€ e distinti a 28€. Più o meno c’è sempre stata una differenza di 10-15€ fra le curve e i distinti, mentre in Champions contro il Feyenoord c’è stata una differenza di 25€.
In definitiva, i prezzi possono essere considerati un po’ alti, ma se fosse stata una partita con Real Madrid o Chelsea, il San Paolo si sarebbe riempito. Cosa che è già accaduta in passato…