Calcio Napoli

Napoli-Atalanta: Il San Paolo deserto e striscione per Sarri

Napoli-Atalanta: Il San Paolo deserto e striscione per Sarri. Malcontento generale per un Napoli irriconoscibile che ha fretta di blindare il secondo posto.

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L’incantesimo si è rotto e il popolo azzurro ha contestato tutto. Ieri, in occasione del match Napoli-Atalanta, il San Paolo era deserto e compare in curva uno striscione per Sarri. E’ un segnale chiaro: il ragguaglio dell’amarezza dei tifosi azzurri.

Napoli-Atalanta

Pasquetta bagnata, Pasquetta sfortunata per il Napoli. Al San Paolo, con 19.604 temerari che hanno sfidato vento e pioggia, non sono bastati 70 minuti ad un buon livello ed il 105° gol di Dries Mertens per regalare un sorriso al popolo partenopeo ancora scottato dall’eliminazione in Europa League. Pesano le tante occasioni sprecate sotto porta dagli uomini di Carlo Ancelotti, che comunque avevano dato la sensazione di avere un predominio territoriale abbastanza evidente. D’altra parte all’Atalanta è bastato l’ingresso in campo di Ilicic per ribaltare il risultato: 10 minuti di giocate concrete, in collaborazione con Duvan Zapata, ottimo rifinitore per il raddoppio di Pasalic. Due gol amari e rapidi, che aumentano il dispiacere per le opportunità vanificate soprattutto da Milik, Fabiàn e Zielinski. Probabilmente Ancelotti poteva far meglio, anche concedendo qualche minuto ad Insigne.

Lo striscione in Curva B

L’edizione odierna dei quotidiani italiani si è focalizzata sulla delusione dei tifosi per una stagione del Napoli poco esaltante. Lo striscione esposto in Curva B alla fine del match è, ormai, la sintesi dello scontento popolare. La Curva recita: “Sarri uno di noi”, forse perchè l’ex allenatore, il Comandante, aveva di recente dichiarato che in una finale di Europa League tra Chelsea e Napoli, alla fine sarebbe stato contento comunque. Il tributo finale della Curva B cade ad un anno preciso di distanza dalla conquista di Torino, quando la Juventus si arrese allo stacco portentoso di testa di Koulibaly. Quel Napoli, che poi negli elementi non dista tanto da quello attuale, è ancora nell’anima dei partenopei. Forse si è trattato di un ricordo o, forse, di un bel bel riconoscimento verso chi ha regalato emozioni che mancano adesso.

Un Napoli da dimenticare

Quelle parole sottolineano brevemente la delusione dei tifosi del Napoli per l’ennesima sconfitta stagionale. Lo striscione evoca anche altro. Ieri si è assistito a una squadra irriconoscibile, a dispetto del team sarriano, che ad inizio stagione aveva saputo sfruttare l’onda lunga del bel gioco. I difetti degli azzurri sono stati ingigantiti da un’Atalanta, di contro, motivata dall’obiettivo Champions. La squadra, che attualmente appare fragile, e a sole sei lunghezze dall’Inter, la necessità di blindare il secondo posto deve assolutamente farsi strada nella testa dei protagonisti partenopei. Perdere la seconda posizione, con la Juventus già campione d’Italia e distante 20 punti in classifica, significherebbe lanciare un messaggio sbagliato alla piazza. Qualcosa non funziona più, probabilmente i supporters sono amareggiati di accontentarsi di un mero secondo posto con un enorme distacco dalla Juve.

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