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Insigne – Napoli: La panchina che vale un addio. Raiola al lavoro

Insigne – Napoli: La panchina che vale un addio. Raiola al lavoro: non ci sono vere offerte, troppo alta la cifra chiesta da ADL.

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Insigne – Napoli: E’ addio? Lorenzo vuol lasciare Napoli ma non ci sono vere offerte: troppo alta la cifra chiesta da De Laurentiis ma Raiola è già al lavoro.

Panchina-verità

Sembrava una delle più belle partite del Napoli e, invece, l’Atalanta l’ha mortificato gli azzurri al San Paolo. Ieri a Fuorigrotta poco popolo e niente Insigne. Vedere il capitano in panchina è stato un evento mediatico e ideologico. Niente di più che un’occasione per registrare gli spiriti, per fare a meno di Lorenzo che non è più tra gli uomini di Ancelotti.

L’addio possibile

L’amore è intatto ma il rapporto è logoro. Capita di volersi bene, di continuare a volersene, ma di non trovare più la chiave per un dialogo. E allora, meglio separarsi senza scontri. Insigne e il Napoli sono di fronte a questo bivio: dirsi addio senza alzare i toni oppure rimanere. Certamente un accordo si troverà, una linea comune da seguire: lo vogliono tutti i protagonisti in campo, il giocatore, il presidente e l’agente e forse anche i tifosi. Ad Ancelotti e suo figlio il cuore napoletano, di Frattamaggiore, non è mai piaciuto, soprattutto quando si è accorto che non ubbidiva ai suoi suggerimenti, giammai ordini, bensì, bonari richiami a non innamorarsi troppo del pallone, di quelle giocate di fino che ormai non vanno più dentro e interdicono anche gli spunti dei compagni. Ancelotti è il frutto del collettivismo emiliano, Insigne il solista di un sogno napoletano esaurito da quando Sarri è andato ad annoiarsi a Londra.

Il ruolo di Raiola

Lorenzo sente arrivato il momento di andarsene, di cambiare aria e di provare a vincere qualcosa altrove e De Laurentiis, che a Insigne è legato sino al 2022 con in contratto da 4,6 mln a stagione, spera di poter rimpinguare le casse del club con una cessione milionaria. E così Raiola, che dovrebbe presto arrivare in città, sta lavorando per mediare tra le opposte esigenze. Sta lavorando insomma per convincere l’uno e l’altro ad abbassare le rispettive richieste per trovare così reciproca soddisfazione. Al momento mancano infatti reali offerte capaci di accontentare entrambi, perché nessuno club è intenzionato ad avvicinarsi agli 80/100 milioni voluti da AdL. Nè all’estero (l’Atletico Madrid non si è più mosso in direzione Insigne), né Italia, dove solo il Milan avrebbe fatto un pensierino per Insigne. Ma non a certe cifre. Ecco, dunque, l’importanza del lavoro di Raiola: perché separarsi, a volte, è più facile a dirsi che a farsi.

Ipotesi PSG

Napoli c’est fini. Arrivederci a Parì. Da quando Lorenzo ha scelto Raiola è cambiato, da giocatore e da uomo, e il nuovo manager gli ha suggerito sicurezze nuove promettendogli un posto al Psg, con Marco Verratti. A Parigi i due giocatori potranno ricostruire la coppia del Delfino pescarese, per completarsi insieme come voleva Zeman e come suggeriva Guardiola.

 

 

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