Il modulo del Napoli continua far discutere tifosi e critica, contro lo Spezia ha utilizzato sia il 4-3-3 che il 4-2-3-1.
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Non sarà solo una questione di numeri, perché in campo ci vanno i giocatori ed i movimenti sono quelli che fanno la differenza. Fortunatamente il calcio non è matematica, ma certo che quei numeri utilizzati per indicare il modulo di gioco serviranno pure a qualcosa. Il modulo del Napoli è oramai argomento di dibattito da tempo e lo è diventato ancora di più dopo la vittoria per 4-2 degli azzurri con lo Spezia. Nel match di Coppa Italia il tecnico ha utilizzato entrambi i sistemi di gioco, cominciando con il 4-3-3 e terminando con il 4-2-3-1, quindi nello stesso match si sono visti due modo di intendere il calcio, facendo scattare nuove polemiche.
Napoli, il modulo che fa discutere
Senza Osimhen, Mertens e Petagna, in panchina ed in precarie condizioni fisiche, Gennaro Gattuso ha varato il 4-3-3, ovvero quel sistema di gioco su cui aveva puntato appena arrivato a Napoli dopo Ancelotti. Con questo sistema di gioco e Demme in mediana gli azzurri sono apparsi più equilibrati, non solo in difesa, ma anche più armoniosi nella manovra offensiva. Nel primo tempo gli azzurri hanno dominato la partita, segnando quattro gol e muovendosi con maggiore fluidità, nonostante la punta centrale fosse Lozano, che non fa la prima punta di ruolo. Nella ripresa, col risultato al sicuro, il tecnico ha deciso di dare minuti a Mertens e Osimhen passando al 4-2-3-1. A questo punto il Napoli ha subito 2 reti da parte dello Spezia, che subito ha sfruttato gli spazi lasciati dal Napoli, tanto da costringere Gattuso a togliere di nuovo Mertens dal campo.
In questo caso ci sono delle attenuanti. Come detto da Gattuso, molto infuriato a fine match, sia Mertens che Osimhen stanno giocando al 30-40% delle loro possibilità. Quindi il Napoli stava giocando quasi con 9 uomini nel secondo tempo. Ma dato atto di queste attenuanti è apparso che la squadra perdesse sicurezze passando al nuovo modulo.
Il futuro di Gattuso
A questo punto bisognerà capire Gattuso cosa vorrà fare contro il Parma, se affidarsi di nuovo al tanto amato 4-2-3-1 o al più solido 4-3-3. Va considerato che Mertens e Osimhen sono sempre in forma precaria e che quindi il nigeriano non può dare quell’aggressione sulla seconda palla o quella profondità che vuole il tecnico. Molto probabilmente sarà Petagna a giocare da titolare, quindi un giocatore totalmente diverso da Osimhen. Nel match con il Parma il tecnico del Napoli si gioca parte del suo futuro, ancora in bilico nonostante la vittoria con lo Spezia. A questo punto Gattuso dovrà decidere se vorrà andare avanti col suo credo, anche senza Osimhen, apparso fondamentale per il 4-2-3-1, oppure virare su un 4-3-3 che sembra essere più nelle corde degli attuali calciatori azzurri.
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