Il pallottoliere azzurro racconta di 8 vittorie consecutive e la 15esima trasferta consecutiva senza sconfitte. ll Napoli ha raggiunto una cosa che Sarri invocava da tempo.
di Silver Mele per Napolipiu.com
NAPOLI– Il paradigma è quello solito cui soltanto la classifica finale potrà dare conferma. Per ora è giusto credere ai segnali inequivocabili di inizio stagione. Proprio come in precedenza con l’Atalanta il Napoli che ha dilagato a Bologna è squadra che soffre per un’ora, capace di stringere i denti, poi avvolgere l’avversario fino a stritolarlo grazie alla qualità indubbia dei suoi uomini simbolo. Confermata la regola del tre cui neppure il Verona era sfuggito all’inizio, allertato il campionato che in testa propone proprio una triade con la solita Juventus ma anche con la rigenerata Inter.
15esima trasferta consecutiva senza sconfitte
Intanto il pallottoliere azzurro racconta di 8 vittorie consecutive in A, perfetto proseguimento dello scorso campionato: proprio come avvenne durante la stagione 2015/2016, conclusa al secondo posto dietro alla Juventus: sempre con Maurizio Sarri in panchina, allora alla prima stagione in Campania. Soprattutto il Dall’Ara ha costituito la 15esima trasferta consecutiva senza sconfitte, a partire dal ko di Torino con la Juve, con due soli pareggi rocamboleschi a Firenze e in Emilia con il Sassuolo. Numeri e sostanza delle prestazioni che fanno rima con maturità: quella che Sarri aveva invocato in più occasioni, come le partite sporche che altre volte il Napoli bellissimo non era riuscito a portare a casa.
La Champions è alle porte
L’inno della Champions è intanto alle porte, con la trasferta ucraina chiamata ad inaugurare un girone bello tosto ma non impossibile. Mentre per Juventus e Roma il calendario europeo prevede gli ostacoli iberici di Barcellona e Atletico Madrid. Fatiche che senz’altro peseranno nella corsa che si prevede avvincente verso lo scudetto. Il nuovo tour de force è ampiamente iniziato e domenica la serie A ritroverà il derby campano: il Benevento finora sfortunato vorrebbe prendere il posto dell’Avellino fierissimo degli anni ’80. Il fatto che si giochi tra due corregionali è già motivo di festa per aggiornare la storia del nostro calcio.
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