“Batti il Napoli” Così i media caricano il Cagliari. I Sardi hanno il supporto di radio e tv, il Napoli sembra già sconfitto in partenza, ma che anomalia con la Juventus. Mentre l’altra Italia, quella non bianconera, tifa Napoli, i media non vedono l’ora di celebrare il settimo della Juventus.
La rivalità
Il 15 Giugno 1997 al San Paolo di Napoli si giocò lo spareggio salvezza tra il Piaceza di Mutti e il Cagliari di Mazzone. I napoletani presenti allo stadio, per una questione di riguardo nei confronti di quello che sarebbe diventato da li a poco il nuovo allenatore della squadra azzurra fecero il tifo per il Piacenza. Da allora è nata la rivalità con i tifosi sardi.
I media Caricano il Cagliari
Lunedi il Napoli di Sarri è atteso dal Cagliari, sulla carta non ci sarebbe partita se non fosse per i media. Da molti giorni sulle tv e sulle radio è un susseguirsi di giornalisti, opinionisti, calciofili della prima ora, tutti all’unisono caricano il Cagliari a pallettoni.
La frase più gettonata è “ per il Napoli a Cagliari non sarà semplice”, di contro nessuna parola sulla difficoltà della Juventus con l’Atalanta. La squadra di Gasperini magnificata da tutti scompare al cospetto della Juventus. Non ci credete? Fate una prova sui vostri siti preferiti.
Batti il Napoli
Per i tifosi del Napoli ogni gara rappresenta una trappola, le avversarie sono prodighe di annunci e guanti di sfida, cosa che non accade mai alla Juventus. Chi ricorda le parole di Giampaolo, mister doriano in odore di Napoli: ”non schiero i migliori contro la juve, perché non sono queste le gare che dobbiamo vincere”.
Lopez parla della sfida di Lunedi, come se il Cagliari fosse la capolista e noi quelli a 22 punti, al mister cagliaritano ha risposto solo Gianfranco Zola.
Che anomalia con Juve
Mentre l’altra Italia, quella non bianconera, tifa Napoli, i media sembrano non voler accettare un eventuale vittoria degli azzurri di Sarri e non vedono l’ora di celebrare il settimo della Juventus.
Come scrisse Charles Baudelaire: “lo stoicismo è una religione che ha un solo sacramento: il suicidio. Chi vuol capire, capisce“.