Claudio Lotito e altri sei tra dirigenti ed ex-dirigenti della Lazio sono sotto inchiesta da parte della procura di Tivoli per presunte false fatture relative a trasferimenti di calciatori. L’indagine è stata avviata dopo una segnalazione di Bankitalia e si concentra su sette acquisti di calciatori dalla Salernitana, di proprietà di Lotito, alla Lazio.
La procura di Tivoli ha avviato un’indagine per presunte false fatture coinvolgendo il senatore di Forza Italia, Claudio Lotito, e sei altri dirigenti ed ex-dirigenti della S.S. Lazio, tra cui l’ex direttore sportivo Igli Tare. Secondo quanto riferito da Il Fatto Quotidiano, le indagini si concentrano su sette trasferimenti di calciatori dalla Salernitana, di proprietà di Lotito, alla Lazio.
L’indagine è stata avviata dopo una segnalazione di Bankitalia datata 3 novembre 2021. All’epoca, Lotito e Mezzaroma avevano trasferito la loro partecipazione in un trust chiamato “Salernitana 2021”, con l’obiettivo di trovare un acquirente per la squadra neopromossa in Serie A. I controllori di Bankitalia avevano notato che sia Lotito che Mezzaroma erano già sotto indagini penali, e hanno avvertito la Guardia di Finanza per verificare la provenienza dei fondi nel trust.
Un caso emblematico riguarda l’attaccante Mattia Sprocati, che nel 2017 si è trasferito dalla Pro Vercelli alla Salernitana per 110.000 euro, e nel giugno 2018 è stato venduto alla Lazio per 3.233.498 euro, prima di essere subito girato al Parma.
La Guardia di Finanza ha notato che la cessione di Sprocati alla Lazio ha contribuito in modo significativo alla realizzazione di un utile di 1.129.586 euro per la Salernitana.
Altri trasferimenti sospetti includono quelli di Tiago Casasola, Andrea Marino, Emanuele Cicerelli, Mattia Novella e Biagio Morrone, il cui trasferimento ha fruttato 9,8 milioni di euro alla Salernitana, e Jean-Daniel Akpa-Akpro, che è stato acquistato dalla Lazio per 13,4 milioni di euro.
Il nuovo proprietario della Salernitana, Danilo Iervolino, si è distanziato dalla gestione precedente durante la sua prima assemblea nel gennaio 2022.
L’inchiesta prosegue, con gli investigatori che osservano con sospetto il fatto che le riunioni e le approvazioni dei bilanci della Salernitana si siano tenute presso la sede della Lazio, senza una apparente necessità.