Careca: «Napoli-Milan è ancora speciale. Con Kvara sarebbe stato diverso»
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NAPOLI – Antonio Careca, uno degli eroi del Napoli di Maradona, vive sempre con emozione le sfide tra azzurri e rossoneri. Intervistato da La Gazzetta dello Sport da Antonio Giordano, l’ex attaccante brasiliano ha ripercorso i grandi duelli degli anni ’80, paragonandoli alla sfida che si avvicina tra le due squadre.
«Napoli-Milan era la sfida del secolo, con Diego sopra tutti, ma poi con me, Giordano, Carnevale, Alemao, Ferrara, Renica e Bagni. E di fronte c’erano Maldini, Baresi, Ancelotti, Donadoni, Gullit, Van Basten e Rijkaard».
Anche oggi, nonostante le difficoltà del Milan, il match resta di alto livello, e Careca non mancherà allo stadio il 30 marzo, per vivere da vicino l’atmosfera di una grande classica del calcio italiano.
I ricordi di una rivalità storica
Quando si parla di Napoli-Milan, il pensiero di Careca va inevitabilmente al 1° maggio 1988, giorno della sconfitta decisiva che costò lo scudetto agli azzurri.
«Quella è una ferita, certo, e capisco che parlarne abbia ancora un suo effetto. Ma io ripenso anche al campionato dello scudetto 1989-90, quando gli demmo tre ‘polpette’».
Quel Napoli era un gruppo speciale, che ha lasciato un segno indelebile nella storia del calcio italiano. Lo testimonia l’emozione provata da Careca durante la recente visita al murale di Maradona con Alemao:
«È stato un momento incredibile, un richiamo fortissimo. Non c’è stata un attimo di sosta, tutti ci hanno accolto con un affetto straordinario. Diego è ancora lì, è come se non si fosse mai allontanato».
Napoli in corsa per lo scudetto?
Guardando al presente, Careca segue attentamente la Serie A e la lotta al vertice, che vede il Napoli ancora in corsa. Tuttavia, l’ex attaccante ammette che la squadra di Conte ha sofferto molto le assenze di Kvaratskhelia e Neres.
«Il Napoli sta crescendo, ma senza Kvara e poi senza Neres ha perso tanto. Ora almeno uno dei due tornerà, mentre il georgiano resterà un rimpianto».
Per quanto riguarda la corsa scudetto, Careca non esclude sorprese, ma considera l’Inter ancora la favorita.
«L’Inter e il Napoli se la giocheranno fino alla fine, anche se il pareggio di Venezia ha lasciato amarezza. E poi c’è l’Atalanta, che potrebbe essere una variabile. L’Inter è più forte, anche se meno dominante rispetto all’anno scorso».
Il futuro del calcio e il “nuovo Careca”
Quando gli viene chiesto se in giro ci sia un attaccante che gli somigli, Careca risponde con un sorriso:
«Non me ne sono accorto… Ma forse sta arrivando: mio figlio David Luca ha 11 anni e sembra somigliarmi. Antonio ha un fisico alla Bobo Vieri, mentre Matheus è mancino. Stiamo coperti, tranquilli».
Un futuro che potrebbe regalare nuove stelle al calcio, mentre il presente continua a celebrare le grandi sfide di ieri e di oggi. E Napoli-Milan, per Careca, resterà sempre una partita speciale.