Napoli e l’ombra di Kvara: senza di lui, numeri e certezze in calo

NAPOLI – Dov’è finito Khvicha Kvaratskhelia? È la domanda che accompagna il Napoli nelle ultime settimane, una sorta di ossessione che si mescola ai rimpianti per ciò che poteva essere e non è stato.
Come riportato da La Gazzetta dello Sport in un articolo di Antonio Giordano, il Napoli ha vissuto una prima parte di stagione da protagonista, con una media punti da scudetto e un attacco capace di fare la differenza. Fino al 17 gennaio, giorno della sua partenza, gli azzurri avevano 47 punti in classifica, tre in più dell’Inter e quattro sopra l’Atalanta. Un rendimento da vertice, costruito anche con il contributo del talento georgiano.
Dopo l’addio di Kvara, qualcosa si è inceppato. Il Napoli ha rallentato, ha iniziato a faticare nella produzione offensiva e ha visto scivolare via punti preziosi. Negli ultimi due mesi, la squadra ha raccolto 8 punti in 7 partite, con una sola vittoria (contro la Fiorentina), 5 pareggi e una sconfitta pesante a Como.
Il peso dell’assenza e un Napoli senza continuità
L’assenza di Kvaratskhelia ha coinciso con un periodo difficile per il Napoli, segnato da numerosi problemi fisici che hanno tolto alternative importanti a Conte. Dopo la partenza del georgiano, si sono fermati Neres, Spinazzola, Mazzocchi e Olivera, lasciando la corsia sinistra senza un riferimento chiaro.
Ma Kvara continua a essere presente nei numeri: con 5 gol in campionato, resta immediatamente dietro a Lukaku (10) e McTominay (6), al pari di Anguissa. Un impatto che, nonostante tutto, dimostra quanto potesse ancora essere un fattore per la squadra.
Ora, il Napoli si interroga sul futuro e sulla necessità di trovare un sostituto all’altezza. I 75 milioni di euro incassati per la cessione di Kvara aprono la strada a nuovi investimenti per la prossima estate, ma la ricerca del suo erede sarà tutt’altro che semplice.
Il vuoto lasciato a sinistra
Non è solo la partenza di Kvara a pesare, ma anche il mancato impatto di chi avrebbe dovuto raccoglierne l’eredità. David Neres, arrivato con grandi aspettative, ha dovuto fermarsi per una lesione muscolare dopo la partita contro l’Udinese. Cinque gare fuori, senza nemmeno il tempo di integrarsi e prendere in mano la fascia sinistra.
Antonio Conte, di fronte a un reparto offensivo che ha perso equilibrio, ha dovuto reinventare il Napoli, cercando soluzioni alternative e sacrificando parte delle sue certezze tattiche.
La domanda resta: come sarebbe stato il Napoli con Kvara ancora in squadra? Forse la lotta scudetto sarebbe ancora aperta, forse no. Quel che è certo è che, senza di lui, gli azzurri hanno perso brillantezza e continuità. E ora devono guardare avanti, con la consapevolezza che l’estate porterà cambiamenti importanti.