”Voglio venire a Verona”: Maradona e la clamorosa richiesta | Era fuggito da Napoli

Maradona Napoli (lapresse) - napolipiu
Un retroscena inedito riemerge dagli anni d’oro di Diego Armando Maradona al Napoli.
La frase è di quelle che lasciano il segno: “Voglio venire a Verona”. Parole che avrebbero potuto cambiare la storia del calcio e che oggi riemergono grazie a un racconto inaspettato. Durante un periodo in cui il Pibe de Oro incantava con la maglia azzurra, qualcosa lo spingeva lontano da Napoli. Una richiesta sorprendente, che getta una nuova luce sul legame tra Maradona e l’Italia.
Nel pieno della sua avventura partenopea, un’ombra aleggiava sulla sua quotidianità. Nonostante le vittorie e l’amore dei tifosi, ci sarebbero stati momenti in cui Diego sentiva il bisogno di cambiare aria, di allontanarsi da Napoli, forse in cerca di una nuova avventura calcistica. Il pensiero di una cessione potrebbe essere passato nella sua mente, un’ipotesi che oggi suona incredibile ma che, all’epoca, avrebbe potuto scuotere il mondo del calcio.
Le rivelazioni su questa vicenda emergono da un podcast, dove viene raccontata una storia mai svelata prima. Il campione argentino, idolatrato e celebrato, avrebbe trovato rifugio in un luogo insospettabile, lontano dai riflettori del calcio italiano.
La rivelazione che spiazza i tifosi azzurri
A svelare il retroscena è stato Lele Mora durante un intervento nel podcast TikTok “Ale Stark”. L’ex agente dei vip ha raccontato di come Maradona, ai tempi del Napoli, fosse solito chiamarlo e chiedergli di ospitarlo a Verona. Non si trattava di una fuga definitiva o di una richiesta di cessione, ma di momenti di distacco dalla pressione che lo circondava.
Secondo Mora, il Pibe de Oro trovava nella città veneta un’oasi di tranquillità, lontana dal clamore e dalla passione travolgente di Napoli. “Veniva a rilassarsi, staccava la spina. Diego era un uomo che aveva bisogno di momenti per sé”, ha spiegato.

Un Diego inedito
Le parole di Lele Mora aggiungono un tassello in più alla leggenda di Maradona. Non solo il genio in campo, il trascinatore di una città intera, ma anche un uomo che, dietro la facciata da fuoriclasse, cercava momenti di normalità.
Questa storia ci restituisce un’immagine diversa del Pibe de Oro, quella di un campione che, pur avendo il mondo ai suoi piedi, ogni tanto aveva bisogno di fermarsi. E a quanto pare, per farlo, sceglieva Verona.