Lichtsteiner: «Conte costruisce, Allegri trasforma»
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Stephan Lichtsteiner conosce bene sia Antonio Conte che Massimiliano Allegri. Dal 2011 al 2014 ha lavorato con il primo, vincendo tre scudetti, e dal 2014 al 2018 ha collezionato altri quattro tricolori con il secondo. «Certo che parlo di Antonio e Max – ha raccontato alla Gazzetta dello Sport – mi legano a loro tanti ricordi bellissimi. C’è solo una domanda alla quale non risponderò: chi preferisco tra i due. Voglio bene a entrambi e non posso proprio scegliere».
Ossessione per la vittoria
Per Lichtsteiner, i due tecnici hanno un punto in comune: «L’ossessione per la vittoria. Antonio la manifesta, Max la nasconde di più, ma entrambi sanno sempre trovare la chiave per vincere. Sono preparatissimi tatticamente, studiano calcio e non lasciano nulla al caso».
Costruttore e gestore
L’ex difensore svizzero evidenzia però anche le differenze: «Conte è più costruttore, Allegri più gestore. Con Conte si lavorava molto sui dettagli: ti diceva cosa voleva e tu dovevi eseguirlo, senza discutere. Allegri invece concede maggiore libertà in fase offensiva e con lui puoi confrontarti se qualcosa non ti convince. Conte prepara la gara nei minimi particolari, Allegri invece è un maestro nel leggerla dalla panchina e ribaltarla con i cambi».
Lezioni e arrabbiature
Non mancano i ricordi forti. «Il terzo anno con Conte puntavamo ai 100 punti. A Verona, vincevamo 2-0 ma al 94’ subimmo il pareggio. Ci aveva promesso due giorni di vacanza: la mattina dopo ci convocò alle 8.30 a Vinovo solo per dirci che potevamo andare in ferie. Una grande lezione». Quanto ad Allegri, Lichtsteiner ricorda la sfuriata di Crotone nel 2018: «Nell’intervallo fu durissimo. Alla fine pareggiammo 1-1 e perdemmo la settimana dopo con il Napoli. Ma Max fu bravissimo a tranquillizzarci, responsabilizzando i giocatori senza metterci pressione».
Il futuro in panchina
Lichtsteiner oggi ha iniziato ad allenare e spiega di voler trarre spunto da tutti i suoi maestri: «Non bisogna copiare, ma elaborare le conoscenze maturate nel tempo e mettere la propria firma».
Milan-Napoli e la corsa scudetto
Sulla sfida di San Siro, l’ex terzino non ha dubbi: «Mi aspetto una partita di altissimo livello, preparata bene da entrambi. Milan e Napoli saranno in corsa per lo scudetto fino alla fine, ma anche Inter e Juve potranno provarci. Saranno decisivi episodi, infortuni e il percorso nelle coppe».
