Liam Gallagher racconta l’amore per Balotelli. La folle passione per il calcio dell’ex frontman degli Oasis. La felicità per il titolo del suo Manchester.
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WHY ME? Il secondo album da solista di Liam Gallagher e la maglia di Mario Balotelli visualizzano i “perché” di due idoli delle folle.
Liam Gallagher nasce a Burnage il 21 settembre 1972, da una coppia irlandese che divorzia quando Liam ha 12 anni per le violenze del padre. Sposato con Meg Mathews, Patsy Kensit e Lisa Moorish, è stato anche legato a Nicole Appleton e ha quattro figli. Col fratello Noel nel 1991 forma gli Oasis e insieme incidono 7 album in studio. I rapporti tra i due sono ben presto segnati da dissidi.
Why me? Why not (uscito il 20 settembre) è il secondo album in studio da solista di Liam Gallagher. Registrato a Los Angeles e Londra, offre ai fan sonorità più dirette e compatte rispecchiando in parte la tradizione inglese del punk rock. Il brano Shockwave, uscito come singolo a giugno, apre con l’inconfondibile carattere rock chitarristico e ritmico le 11 tracce dell’album (14 nella versione de luxe). Liam sarà in concerto a Roma e Milano il 15 e 16 febbraio.
Liam Gallagher e Mario Balotelli: Perché sempre a noi?
Li chiamavamo rockstar. Erano gli idoli dannati e iconici di quei ragazzi che come noi amavano i Beatles e i Rolling Stones…
Liam Gallagher, ex frontman dei leggendari Oasis, è l’epigono di quella genia di campioni da concerto e scalate alla hit parade, quando il mondo della musica era fatto di vinile. Quando l’Ipod si affacciava e Spotify non era ancora sbarcato sul pianeta Terra.
Una rockstar di 47 anni, che ha ancora talento e ispirazione per regalarci emozioni che diventeranno ricordi. Ma nel caso di Liam Gallaghr c’è qualcosa in più che ci ha incuriosito: la sua travolgente passione per il calcio e per il City.
Nell’intervista a Paolo Avanti, Liam Gallagher, racconta del suo tifo per l’altra squadra di Manchester, la venerazione per Guardiola, la riconoscenza per Mancini e l’amore per Balotelli, che con lui vinse una Premier.
E il titolo del nuovo album sembra citare quel Balotelli che sotto la maglia del City mostrò la scritta “Perché sempre io?”. Perché no, gli rispondevano gli inglesi pensando all’eccesso di fuochi d’artificio in casa o alle freccette lanciate contro la noia.
Liam Gallagher amava Balotelli anche per questo, per la sua non-omologazione. E forse non è un caso che Liam e Mario vadano a caccia di riscatto nello stesso momento.
La rockstar inglese torna a cantare le liriche con il tradizionale sapore Beatles. La star del nostro calcio riparte dal Brescia.
Come colonna sonora dei loro destini incrociati potrebbero scegliere una vecchia e magica canzone degli Oasis: Don’t Look Back in Anger, “non guardare alle spalle con rabbia, non portare rancore”. È l’inno di una generazione. La cantano allo stadio i tifosi del City e potrebbe ispirare le nuove avventure di Liam Gallagher, solista del rock, e di Balotelli, solista del gol.
Liam Gallagher ama Balotelli
“Balotelli? lo adoro. Non l’ho mai incontrato di persona, ma mi piace. È matto. Mi piaceva anche Cantona. Mi sono sempre piaciuti i giocatori un po’ folli, fuori dagli schemi, come loro. O come Di Canio. Non ne puoi avere undici di giocatori così in squadra, però uno sì, è utile e divertente”.
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Balotelli ha un carattere problematico, e la sua carriera l’ha mostrato con una frequenza sorprendente. E anche in allenamento questo non lo abbandona di certo, causandogli, spesso problemi con i compagni. E non solo.
Celebre, infatti, è stata la rissa con il suo tecnico, Roberto Mancini, stanco del suo atteggiamento, generalmente indolente, ma fin troppo aggressivo con i compagni. Il tecnico strattona la sua pettorina, lui lo spinge via. Il tutto, naturalmente, non poteva sfuggire ai reporter, che hanno immortalato tutto, consegnando lo screzio al mondo. Mario Balotelli come Liam Gallagher, vive da rock star nel bene e nel male.