Koulibaly: «Restituire al Senegal ciò che ho ricevuto. Napoli avrà ancora un grande futuro»

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Kalidou Koulibaly guarda avanti, dentro e fuori dal campo. Come racconta la Gazzetta dello Sport, il difensore dell’Al Hilal ha inaugurato la sua Academy in Senegal, un progetto che affianca il sogno di un futuro ospedale pediatrico. «Ho avuto tanto dal mio Paese, adesso è il momento di restituire», ha detto nell’intervista rilasciata alla Gazzetta.

L’Academy Mbarody, spiega Koulibaly, ha selezionato già sedici ragazzi tra tremila visionati in Senegal e Gambia. «Offriamo alloggio, vestiti, scuola e controlli medici. In cambio chiediamo solo rispetto. Vogliamo che diventino uomini veri, piccoli leoni: Mbarody vuol dire questo in Wolof».

Il legame con Napoli resta forte. «Amo tutti i club in cui ho giocato, ma Napoli ha un posto speciale nel mio cuore», ha confidato a più riprese a chi lo ha intervistato per la Gazzetta dello Sport. Per Koulibaly, la squadra di Conte ha i mezzi per ripetersi: «Se prendi una leggenda come De Bruyne, significa che hai intenzioni enormi. Le rivali non mancano, Inter, Milan e Juventus, ma il Napoli può ancora farcela».

Spazio anche ai ricordi personali e agli ex compagni: «Albiol mi ha reso il calciatore che sono, non smetterò mai di ringraziarlo. Modric è un fuoriclasse assoluto, De Bruyne una delle eccellenze del calcio internazionale. E con Osimhen ci siamo sentiti, gli ho raccontato la realtà dell’Arabia, ma ha fatto la sua scelta e gli auguro il meglio».

Koulibaly ha parlato anche della sua battaglia contro il razzismo, ricordata dalla Gazzetta dello Sport come uno dei tratti più significativi della sua carriera: «Spero che sparisca del tutto. È una malattia da combattere insieme. In Premier e qui in Arabia non ho vissuto episodi. Il calcio deve essere amore, non odio».

Infine, uno sguardo al futuro personale: «Sto studiando sport-management alla Luiss. Non so se sarò allenatore o dirigente, ma resterò nel calcio. Per ora, però, sono assorbito completamente dalla mia Academy».