Il campionato di serie A è nella sua fase più delicata e le polemiche divampano a più non posso. L’ultima è quella per la designazione di Simone Sozza come arbitro di Inter-Roma di sabato 23 aprile (ore 18 a San Siro). Il motivo? È della sezione di Seregno, città a 24 chilometri circa da Milano. E il 34enne, con studi in legge, è nato e cresciuto nel capoluogo lombardo. Insomma, è una designazione che non va proprio giù ai tifosi della Roma.
Sulle polemiche per la designazione di Sozza per Inter-Roma, interviene Libero, il quotidiano diretto da Vittorio Feltri: “Un milanese ad arbitrare l’Inter? Come è possibile? In realtà non ci sarebbe motivo a prescindere perché il vincolo territoriale è privo di senso, non dovrebbe esistere”. Ora più che mai con il mondo a portata di schermo, si può tifare qualsiasi squadra del globo a prescindere dal luogo in cui si nasce e si cresce. Comunque, per inciso, dall’alba dei tempi uno nato a Milano può sostenere, per dire, il Napoli. Non esistono forse napoletani di fede juventina? Perfino a Firenze c’è chi sostiene il bianconero. Meglio un arbitro bravo che uno scarso. Punto”.
Sulla bravura di Sozza il Napoli potrebbe eccepire qualcosa, resta ancora fissa nella memoria, Juventus-Napoli del gennaio scorso, gara finita 1-1, con Sozza e Irrati, al VAR, protagonisti in negativo verso gli azzurri. In particolare grida ancora allo scandalo, il rigore non concesso al Napoli per un fallo di De Ligt su Di Lorenzo.