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Il Napoli non segna più: spunta un dato che inchioda Spalletti

Il Napoli ha difficoltà a segnare impietoso il confronto tra l’attacco di Gattuso e quello guidato da Spalletti.

Meno diciotto è la differenza tra i gol fatti dagli attaccanti di Spalletti e quellI dello scorso anno con Gattuso.  -18 gol rispetto allo stesso periodo della stagione precedente; 29 reti in 28 giornate contro 47.

L’edizione odierna del Corriere dello Sport  pubblica un confronto sull’attacco del Napoli.

“La squadra di Spalletti è la meno prolifica del trio di testa, ha segnato meno anche di Atalanta, Lazio e Verona. Impietosi i numeri di Insigne e Politano, un anno fa di questi tempi a quota 14 e 8 gol e ora fermi a 7 e 1. 

Costanti Mertens – 7 rispetto agli 8 di un campionato fa –e Petagna – 3 a fronte di 4 -, 4 di Lozano rispetto ai 9 di un’annata fa, per concludere Ounas a quota zero.

Gli azzurri hanno realizzato 49 gol come il Sassuolo, decimo in classifica, e vantano il sesto attacco del campionato alle spalle di Inter, Lazio, Milan, Verona e Atalanta.

La difesa è da scudetto – tra le migliori d’Europa -, l’attacco al massimo da qualificazione Champions”.

IL NAPOLI NON SEGNA

La squadra di Luciano Spalletti e che è venuta a mancare in tutti gli appuntamenti decisivi riservati sin qui dalla stagione: dall’ottavo di finale di Coppa Italia con la Fiorentina, alla sfida del “Maradona” contro il Barcellona di Europa League e finendo col match scudetto col Milan.

Ma dietro l’ennesimo esame non superato dal Napoli si nascondono valutazioni e analisi più profonde, che si rispecchiano in numeri ben precisi: dopo le 4 vittorie consecutive di gennaio, il mese di febbraio avrebbe dovuto essere quello dell’accelerata – grazie anche al rientro dei tanti infortunati delle settimane precedenti – per dare un segnale forte anche alle concorrenti ed è invece arrivata l’ennesimo periodo di appannamento con appena una vittoria nelle ultime 4 giornate.

Il destro da fuori di Insigne contro la Lazio ha rappresentato, per esempio, il primo gol in tutta la stagione su azione del capitano del Napoli, rispetto ad un bottino complessivo di 7: i 6 precedenti erano arrivati tutti su calcio di rigore e la cifra degli assist – attualmente 6 – non giustifica un apporto così poco incisivo a livello realizzativo.

Titolare ieri nel tridente con Osimen e il numero 24 c’era Matteo Politano, quello che per Spalletti è sempre stato la prima scelta nel settore destro dell’attacco. l’ex di Sassuolo ed Inter è fermo alla rete contro la Juventus del settembre scorso in 25 partite (nessuno tra gli esterni ha giocato quanto lui).

Lozano, giocatore che ha caratterizzato la sua esperienza italiana all’insegna della discontinuità e di qualche acciacco di troppo, non trova la via della rete dalla doppietta di Bologna del 17 gennaio scorso, i due primi gol da ottobre ad allora.

Elmas è rimasto alla rete decisiva contro il Milan del match d’andata di dicembre ma continua a risultare più impattante quando può operare nel suo ruolo preferito, ossia da vice Zielinski.

Si arriva infine a Ounas, una delle scommesse sulle quali Spalletti ha puntato con coraggio da inizio stagione e venendo frustrato principalmente dai tanti problemi fisici: poco più di 300 minuti spalmati da agosto ad oggi e nessun gol all’attivo. Va bene il carattere, va bene la mentalità, ma il Napoli ha un problema più ampio: una fase offensiva che non corre di pari passo con quella di non possesso (miglior retroguardia della Serie A) e il rendimento degli esterni che si sta rivelando come il vero limite rispetto alle concorrenti.

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