Sarri: “Ho votato Thiago Motta per la Panchina d’Oro. Napoli? Conte è innamorato di un popolo”

Maurizio Sarri, ex allenatore tra le altre di Napoli, Chelsea e Lazio, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport a margine della 33ª edizione della Panchina d’Oro, riconoscimento assegnato a Simone Inzaghi. Sempre lucido e diretto, Sarri ha espresso il suo pensiero su premi, colleghi e futuro.
“È un premio particolare – ha esordito – perché si riferisce alla stagione passata ma viene votato 8-9 mesi dopo, quando succedono tante cose che possono condizionare il giudizio. Se si fosse votato subito dopo l’ultima giornata, probabilmente avrebbe potuto vincere anche Thiago Motta. Io ho votato per lui, è la squadra che più mi ha divertito lo scorso anno”.
Sul suo presente da tecnico senza panchina, Sarri ha spiegato: “In attesa si studia, si osservano squadre e giocatori, ci si aggiorna. È quello che fanno tutti gli allenatori in queste fasi. Italia o Europa? Dove mi chiamano e dove sento un coinvolgimento emotivo e una motivazione forte”.
A proposito di Thiago Motta, il tecnico toscano ha commentato anche il suo recente esonero: “Dall’esterno è difficile giudicare, non conoscendo le dinamiche interne. Quando i risultati stentano, quei fattori possono diventare determinanti. Ma non mi aspettavo un simile epilogo così incerto”.
Non manca una riflessione sul campionato in corso e sulle contendenti allo Scudetto: “Mi farebbe piacere se l’Atalanta se la giocasse fino in fondo, è una bella storia. Ma a inizio stagione era chiaro che Inter e Napoli avessero qualcosa in più”.
Infine, una parentesi dal sapore nostalgico su Napoli, dopo l’incontro con Antonio Conte: “Oggi ho parlato con Conte. Sono rimasto contento di vedere un allenatore innamorato di un popolo. Napoli crea questo, è una piazza unica. E mi fa piacere”.
Con la sua consueta schiettezza, Sarri continua a dire la sua sul calcio italiano, in attesa di una nuova sfida all’altezza della sua idea di gioco e passione.