Il Mattino: “Per Raspadori servono 40 milioni”

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Giacomo Raspadori è uno di quei giocatori che non amano i riflettori, ma che si rivelano determinanti quando conta davvero. Come scrive Bruno Majorano su Il Mattino, è un ragazzo serio, umile, un grande lavoratore. Un profilo raro nel calcio moderno: decisivo sia con il Napoli, con cui ha vinto due scudetti, che con la Nazionale, dove è stato protagonista all’Europeo del 2021.

Nel suo identikit ideale si potrebbe aggiungere anche la definizione di “dodicesimo uomo”: un calciatore capace di inserirsi in qualsiasi squadra, senza mai creare problemi, ma anzi risultando prezioso. Non ha un ruolo rigido: seconda punta, trequartista, esterno offensivo. Ma la cosa certa è che sa fare gol, e in momenti che pesano. È stato chiamato in causa anche quando al Napoli giocava poco, perché Luciano Spalletti ne ha sempre apprezzato duttilità e spirito di sacrificio.
Gol pesanti e spirito di squadra

Come sottolinea Bruno Majorano in un altro passaggio su Il Mattino, Raspadori è uno che si dedica completamente alla causa, a prescindere dal minutaggio. Gioca un minuto o tutta la partita, ma dà sempre il massimo. Le sue reti, poi, non sono mai banali: ha segnato allo Stadium contro la Juventus sigillando lo scudetto 2022-23, e ha replicato nel 2024-25 con una punizione perfetta a Lecce.

In Nazionale è andato a segno in partite importanti, come contro la Francia in Nations League o contro la Moldova, rilanciando l’Italia dopo il pesante ko di Oslo. È quel tipo di giocatore che trova lo spazio giusto, si infila e colpisce. L’ultimo a crederci è stato Antonio Conte, che inizialmente lo utilizzava poco, ma con l’infortunio di Neres e la partenza di Kvara ha finito per affiancarlo spesso a Lukaku nello sprint finale verso il tricolore.
Il futuro: Bologna interessato, ma il Napoli non svende

Il nome di Raspadori non è sul mercato, ma gli estimatori non mancano. In particolare, Vincenzo Italiano lo ha messo in cima alla lista per rinforzare il suo nuovo Bologna. Come riporta ancora Bruno Majorano su Il Mattino, il Napoli però non intende fare sconti: il suo cartellino vale almeno 35-40 milioni, la cifra pagata al Sassuolo nell’estate 2022, e che oggi – dopo due scudetti – potrebbe anche salire.

Tra Napoli e Bologna è già aperto un tavolo per trattare Lewis Ferguson e Ndoye, e non è escluso che il nome di Raspadori entri in gioco come contropartita o pedina tecnica. Ma non sarà svalutato: il Napoli farà valere fino in fondo il suo investimento.

Il giocatore, dal canto suo, non ha mai fatto polemiche. Sa di essere stimato da Conte e di poter essere ancora un’arma letale, sia da subentrante che da titolare in un attacco a due. Ha dimostrato di saper giocare sia alle spalle di un centravanti fisico che accanto a lui, trovando un’intesa perfetta anche con McTominay, con cui ha formato una coppia sorprendentemente prolifica.

Raspadori è così: intelligente, generoso e decisivo. Un attaccante moderno che non si lamenta, ma colpisce. Quando serve davvero.