Juventus disorientata e senza leader, il tecnico sbaglia tutto: torneo compromesso Napoli da urlo, può andare lontano.
Scrive la Gazzetta:
Questa è crisi e non sarà facile venirne fuori. Questa è crisi, 5 punti in 6 partite, quasi zona retrocessione, terza sconfitta in campionato: uno sprofondo (un successo, due pari, tre k.o.) che per risalire al precedente occorre azionare la macchina del tempo, stagione 1969-70.
Questa è crisi e la sensazione – dopo l’ennesima legnata, psicologicamente e tecnicamente ben oltre l’1-2 finale – è quella di una resa.
La Juve non c’è più, letteralmente dissolta. Non ha un gioco. Non ha un modulo. Non sa quali sono i suoi titolari. Allegri deve compiere delle scelte: prima che la stagione della Juve e, siamo sinceri, anche la sua, sia definitivamente compromessa.
Se il tecnico in questi casi è il primo indagato, è bene che le responsabilità siano condivise. A cominciare dall’inserimento di Hernanes nei tempi supplementari del mercato: una decina di milioni al vento.
In questo deserto gode il Napoli di Sarri che un’identità ce l’ha, sempre più definita e autorevole, e un fuoriclasse, Higuain, che se in giornata può spaccare tutto. Figurarsi questa Juve piccola piccola che deve riaggrapparsi alla Champions per risorgere: ma quante volte ci riuscirà?
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