Totò, Peppino e la malafemmina: 10 cose che non sapevi sul film più famoso del duo Toto’ e Peppino.
Totò, Peppino e la malafemmina è forse è Il film più celebre del duo Toto’ e Peppino una commedia, le cui battute sono ripetute a memoria, entrando di prepotenza nel linguaggio comune.
Totò, Peppino e la malafemmina: 10 cose che non sapevi su
- Nella famosa scena della lettera in Totò, Peppino e la malafemmina c’è una curiosità/svista per i piu’ attenti: Peppino scrive sull’ultima riga del foglio quasi metà del testo, perché ci era arrivato troppo presto durante le riprese , e quindi e’ costretto a scrivere sempre sullo stesso punto;
- Nella scena in cui Totò e Peppino, vengono accolti a Milano dalla fidanzata di Gianni il trucco del viso della ragazza cambia vistosamente, leggero e inavvertibile prima, pesantissimo poi.
- Fine film, Toto’ e Peppino sono a letto dopo la sbornia al night, la borsa dell’acqua calda che ha sullo stomaco Toto’ continua a spostarsi di posizione istantaneamente (2/3 volte);
- I fratelli Caponi tirano sempre un sasso alla finestra di Mezzacapa, lo fanno anche quando accompagnano il nipote al treno, facendo un bel buco tondo nel vetro, Quando tornano ne tirano un’altro ma il precedente buco e’ completamente diverso;
- Quando Toto’ e Peppino vanno da Dorian Gray in camerino a parlarle del nipote, questa e’ chiaramente doppiata da due diverse persone, infatti il timbro della sua voce cambia palesemente. Il momento in cui cambia e’ quando lei li riconosce e dice loro (approssimativamente) “Tu devi essere zio Antonio! E tu zio Peppino!”;
- In Totò, Peppino e la malafemmina la scena dell’arrivo alla stazione di Milano è doppiata, lo si può notare seguendo il labiale di Totò!
- Nella prima scena dove appare Teddy Reno, quando scende le scale con le valigie, si sente che ha una voce diversa da quella che avrà per tutto il resto del film, probabilmente si tratta della vera voce di Teddy Reno. Infatti nella scena successiva, quando è sul calesse con Totò e Peppino, la sua voce è cambiata quella del famoso doppiatore Pino Locchi, che gli darà la voce per tutta la durata del film;
- Una scena del film è ambientata a piazza Municipio, in realtà è stata girata in uno studio di posa. Lo si nota guardando il cielo sullo sfondo: nonostante abbiano dato l’illusione di una giornata di brezza (le frange dell’ombrellone di un bar si muovono, effetto ottenuto probabilmente con un ventilatore nascosto), l’unica nuvola che si vede sullo sfondo è perfettamente immobile;
- All’inizio del film si assiste alla scena in cui Totò deve restituire 40.000 Lire a Peppino. Totò, di nascosto, preleva il denaro dai risparmi del fratello, 30.000 Lire li tiene in mano e 10.000 se li mette nella tasca destra della giacca. Nella scena dopo quando li restituisce al fratello, questi si accorge, “soppesandoli” con la mano, che sono solo 30.000. A questo punto Totò restituisce anche la banconota mancante ma anzichè prenderla dalla tasca destra la tira fuori dalla tasca interna della giacca;
- La battuta più famose di Totò, Peppino e la malafemmina “Noio volevam savuar…Noi vogliamo sapere: per andare dove dobbiamo andare per dove dobbiamo andare”? Questa scena e’ stata ripetuta 5 volte perché’ il vigile Franco Rimoldi, rideva ogni volta e le riprese si dovevano interrompere.
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