Gazzetta dello Sport: “Osimhen, fine corsa col Napoli: 75 milioni per voltare pagina. E un’estate tra Conte e Premier”

Pensavate fosse amore, e invece era solo un calesse carico di milioni, rimpianti e maschere indossate a fatica. La storia tra Victor Osimhen e il Napoli si trascina ormai da mesi, forse da oltre un anno, ma oggi – dopo il prestito-show al Galatasaray e le 37 reti stagionali – è evidente che si è giunti al capolinea mascherato da limbo. Come racconta Antonio Giordano su «la Gazzetta dello Sport», restano 75 milioni di buoni motivi per fingere una convivenza che non esiste più.
Il rinnovo di dicembre 2023 fino al 2026 (con opzione 2027) ha cristallizzato solo la clausola: addio solo all’estero, per una cifra fissata e blindata. Ma il rapporto umano, quello con la città e con De Laurentiis, si è logorato ben prima.
L’inizio, il caos, il contratto
Osimhen arrivò a Napoli nell’estate 2020, in piena pandemia, annunciato a Capri dopo un’operazione complessa: 49 milioni al Lille, un contratto principesco per il nigeriano e un’inchiesta aperta per chiarire il ruolo di Manzi, Liguori e Palmieri nell’affare. Poi il gol, il titolo, le speranze, i sogni e infine l’estate dell’illusione 2023, quando il Napoli valutava offerte dal Psg vicine ai 200 milioni.
Secondo «la Gazzetta dello Sport», il Napoli rifiutò, legandosi a Osimhen con un rinnovo dorato da 11 milioni lordi annui. Ma la frattura si fece visibile: il no ripetuto all’Al Hilal, i malumori interni, le “smargiassate” – come le definisce Giordano – e infine il prestito shock al Galatasaray, accettato da VO9 il 4 settembre 2024, in comodato gratuito.
Il Gala, i gol, e il mercato che lo aspetta
E a Istanbul il centravanti ha danzato sulle acque del Bosforo: 37 gol in 41 partite, numeri che hanno rimesso in fila gli estimatori. L’Al Hilal è tornato alla carica con 35 milioni a stagione, ma Victor guarda ancora verso la Premier. Il Chelsea lo vuole, Mikel Obi l’ha corteggiato pubblicamente. Ma restano in corsa anche Arsenal, United e, forse, il Psg.
Il problema? I 75 milioni da versare per liberarlo. Una cifra che oggi pesa tanto quanto il giocatore stesso. E nel frattempo, dal 15 luglio Osimhen dovrebbe presentarsi a Dimaro-Folgarida, agli ordini di Antonio Conte. Salvo certificato medico o colpo di scena.
Napoli va avanti: De Bruyne, autonomia e strategia
Il Napoli non si ferma. Anzi, come sottolinea Antonio Giordano su «la Gazzetta dello Sport», il club si muove in piena autonomia, investe su Kevin De Bruyne, guarda ad altri profili e prepara un nuovo ciclo targato Conte. Con o senza Osimhen.
Ma la realtà è chiara: Victor è un prigioniero di lusso, e il Napoli ne è l’ostaggio consapevole. Riuscire a cedere senza perdere valore economico, dopo aver perso quello umano, è la vera sfida. Dal calesse si scende, prima o poi. Ma senza amore non restano neanche le lacrime.