Gazzetta dello Sport: “Napoli, tregua armata tra Conte e De Laurentiis”

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di Vincenzo D’Angelo – La Gazzetta dello Sport
Il momento del confronto arriverà, ma non adesso. Il Napoli è in piena corsa per il sogno scudetto e non c’è spazio per polemiche o tensioni: il faccia a faccia tra Antonio Conte e Aurelio De Laurentiis, previsto come consuetudine a fine stagione, è rimandato a data da destinarsi. Ora serve lucidità e concentrazione, perché in palio c’è un obiettivo troppo importante per essere oscurato da dissapori.
«Scurdammoce ‘o passato»
Dopo le dichiarazioni di Conte alla vigilia di Monza-Napoli, il clima si è fatto incandescente. Il tecnico aveva detto: «In otto mesi qui ho capito che a Napoli tante cose non si possono fare», frase che ha dato adito a interpretazioni e speculazioni. Ma dopo la vittoria in Brianza, Conte ha chiarito:
«Non vivo di miracoli ma di programmazione. Mi hanno chiesto una mano e gliel’ho data, ma se non si vince, il tifoso napoletano diventa cattivo. Io non voglio essere massacrato l’anno prossimo».
Parole che, più che una rottura, sembrano un invito al club a condividere la sua visione e le sue ambizioni.
Una tregua per puntare in alto
La risposta del presidente è stata altrettanto misurata. Aurelio De Laurentiis, intervistato da Radio Crc, ha replicato con diplomazia:
«Le valutazioni preventive possono creare disagio. È sempre meglio fare le giuste considerazioni a fine stagione».
Un segnale di unità, almeno temporanea, per non destabilizzare un ambiente che oggi crede realmente alla possibilità di vincere lo scudetto. Il Napoli è in vetta con l’Inter e, come sottolinea La Gazzetta dello Sport, nessuno si aspettava un simile rendimento. Ma ora che si è arrivati sin qui, mollare sarebbe un delitto.
Il futuro? Si vedrà dopo
Conte, si sa, non è uomo da traguardi minimi. Pretende ambizione, visione, e risorse adeguate. Dopo un’estate importante sul mercato, il tecnico non ha nascosto il suo disappunto per la partenza di Kvaratskhelia a gennaio e per l’assenza di rinforzi.
Eppure, ha tenuto unito il gruppo, lo ha portato in testa al campionato e ha rilanciato le ambizioni di una piazza intera.
Per questo, oggi, il Napoli deve solo pensare a giocare. L’eventuale resa dei conti arriverà, ma soltanto dopo. E, se ci sarà uno scudetto da festeggiare, le divergenze di oggi sembreranno soltanto un dettaglio del passato.