Napoli, i numeri record di Buongiorno: 11 duelli vinti su 11 con l'Inter

Una giornata come tante, una sera diversa. Il Napoli prosegue la sua permanenza a Riyadh tra routine, concentrazione e spirito di gruppo, alla vigilia della finale di Supercoppa. Lo racconta Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport, descrivendo una squadra che, dopo il successo sul Milan in semifinale, ha vissuto una giornata di lavoro ordinario ma dal significato profondo.

Gli azzurri si sono svegliati al Mövenpick Hotel and Residences, quartier generale scelto dal club in Arabia Saudita, lo stesso che due anni fa ospitò l’Inter campione proprio dopo una vittoria contro il Napoli. In mattinata la squadra si è poi spostata all’Al-Riyadh Club per una seduta di allenamento post-partita, favorita da condizioni meteo più clementi rispetto al gelo e al diluvio dei giorni precedenti.

Come riferisce Fabio Mandarini del Corriere dello Sport, il programma è stato quello classico: lavoro di scarico per i calciatori più impiegati contro il Milan e allenamento più intenso per gli altri, sotto un sole pallido accompagnato da raffiche di vento. La vera novità è arrivata in serata, quando Conte ha concesso la cena libera: una scelta non scontata, accolta dalla squadra come un segnale di fiducia.

Il gruppo, però, ha deciso di restare unito anche lontano dal ritiro, ritrovandosi a tavola al Robata, ristorante di cucina giapponese. Un momento di condivisione che, come sottolinea ancora Mandarini sul Corriere dello Sport, rafforza ulteriormente l’identità di una squadra compatta, diventata una vera e propria oasi azzurra nel deserto di Riyadh.

Verso la finale

Se per i giocatori la serata è stata all’insegna della libertà controllata, lo stesso non si può dire per Conte e il suo staff. Le ore successive sono state dedicate allo studio della seconda semifinale tra Bologna e Inter, match decisivo per individuare l’avversaria del Napoli nella finale di lunedì.

Secondo quanto riportato da Fabio Mandarini sulle colonne del Corriere dello Sport, alcuni collaboratori del tecnico azzurro hanno seguito la partita direttamente sugli spalti dell’Al-Awwal Park, osservando da vicino uomini, movimenti e soluzioni tattiche del Bologna.

Scelte rimandate, strategie in costruzione

Dal punto di vista della formazione che andrà a caccia del terzo titolo di Supercoppa della storia del club — dopo quelli del 1990 al San Paolo e del 2014 a Doha — ogni valutazione è rimandata alle prossime ore. Ieri Conte ha diretto una seduta più blanda, accompagnata da una sessione video in hotel per analizzare la semifinale contro il Milan.

Da oggi, invece, inizierà la preparazione specifica della finale, con lo studio delle mosse tattiche e tecniche. Come evidenzia Mandarini sul Corriere dello Sport, non sono da escludere rotazioni rispetto all’undici visto contro il Diavolo. In quella gara i cambi rispetto alla trasferta di Udine furono tre, con Beukema, Buongiorno e Lang inizialmente esclusi.

Al momento, le idee definitive restano coperte. Tuttavia, due ballottaggi sembrano particolarmente aperti: Juan Jesus contro Buongiorno in difesa ed Elmas contro Lang sulla trequarti. C’è ancora tempo per decidere, non moltissimo, ma abbastanza perché Conte completi la sua macchina strategica in vista della finale.