Repubblica: “Finale Napoli-Bologna. Per la Supercoppa formazione confermata”
Un trofeo da aggiungere in bacheca. Alla sua e a quella del Napoli. L’ossessione per la vittoria di Antonio Conte passa dalla finale di lunedì a Riyadh contro il Bologna, avversario che ha eliminato l’Inter ai rigori. Lo racconta Pasquale Tina su la Repubblica Napoli, spiegando come gli azzurri abbiano messo nel mirino la terza Supercoppa della loro storia, dopo i successi del 1990 e del 2014.
Per Conte, che ha già conquistato due Supercoppe alla guida della Juventus, sarebbe un ulteriore tassello da aggiungere a una carriera costellata di successi, questa volta sulla panchina del Napoli, dopo lo scudetto della scorsa stagione. Come sottolinea Pasquale Tina sulle colonne di la Repubblica Napoli, manca soltanto l’ultimo atto, ma il coefficiente di difficoltà è altissimo e nulla può essere lasciato al caso.
Il segnale contro il Milan
Il 2-0 inflitto al Milan in semifinale ha restituito ai tifosi un Napoli concentrato, determinato e solido, cancellando l’immagine opaca vista contro Benfica e Udinese. Un passaggio cruciale della stagione che gli azzurri non potevano permettersi di fallire. Secondo Pasquale Tina di la Repubblica Napoli, la vittoria contro i rossoneri ha avuto un peso simile a quello del rilancio post Bologna, quando Conte fu costretto a varare un nuovo abito tattico per far fronte all’emergenza in mezzo al campo.
Questa volta, però, non è stato necessario stravolgere il modulo. L’allenatore ha invece scelto di intervenire sulla formazione, apparsa stanca e svuotata, trovando risposte decisive in ogni reparto.
Le scelte che hanno fatto la differenza
In difesa, Juan Jesus ha dato solidità al posto di Buongiorno, apparso in difficoltà nelle gare precedenti. JJ ha garantito equilibrio e attenzione, senza mai farsi sorprendere da Nkunku. Promosso anche Di Lorenzo, schierato nel terzetto arretrato: il capitano ha offerto una prova di grande intelligenza tattica, trasformandosi spesso in centrocampista aggiunto nella marcatura su Loftus-Cheek.
Come evidenzia ancora Pasquale Tina su la Repubblica Napoli, Di Lorenzo ha mostrato maggiore dinamismo rispetto a Beukema, rimasto in panchina, liberando inoltre la corsia destra per Matteo Politano. L’esterno azzurro si è confermato campione di duttilità, passando dal tridente offensivo al ruolo di esterno a tutta fascia, diventando una costante spina nel fianco per la difesa del Milan.
A centrocampo, il recupero di Lobotka si è rivelato fondamentale. Lo slovacco ha dettato i tempi della manovra con la consueta lucidità, mentre la coppia con McTominay ha funzionato con buoni automatismi. Lo scozzese, nonostante l’errore sul possibile 3-0, è apparso in crescita e sempre più calato nella realtà napoletana.
Il rapporto con Conte e la vigilia
Il feeling tra McTominay e Conte è totale. È stato lo stesso centrocampista a ribadirlo in un’intervista a Cbs Sports Golazo, come ricorda la Repubblica Napoli: «Adoro Conte come allenatore. È passione pura ed è tatticamente straordinario». Parole che certificano la sintonia all’interno del gruppo.
La missione finale è ormai alle porte. Ieri il Napoli ha svolto una seduta di scarico per chi ha giocato contro il Milan, mentre gli altri hanno lavorato in maniera più intensa. «Dobbiamo recuperare le energie», ha spiegato Conte, concedendo poi una serata libera alla squadra. I giocatori hanno cenato insieme a Riyadh, seguendo con interesse Bologna-Inter, mentre lo staff tecnico era presente allo stadio.
Difficilmente ci saranno grandi novità di formazione: Neres e Hojlund restano i punti di riferimento offensivi dopo la grande notte contro il Milan. Le ultime valutazioni arriveranno a ridosso della gara, ma una certezza, come conclude Pasquale Tina su la Repubblica Napoli, è già chiara: il Napoli cerca la rivincita contro il Bologna per assicurarsi la Supercoppa.
