Calcio Napoli

Dieci giorni verità la speranza è Milik. Armadius torna a guidare l’attacco.

Dieci giorni verità la speranza è Milik. Dalla Coppa Italia al ritorno di Champions il polacco è pronto a guidare l’attacco del Napoli.

di Antonio Giordano CdS

La speranza è Milik

La speranza, adesso, è in questo gigante e grande grosso, con spalle enormi sulle quali andare a poggiare ed una stazza dietro la quale riparare: erano ventiquattro partite (di campionato) in cui il Napoli riusciva a segnare al San Paolo; era ormai una vita che non veniva consegnato il compito in bianco (con la Roma il 13 dicembre del 2015); erano dunque quattordici mesi che c’era gioia in questo stadio.

TOCCA A MILIK. Ora che la malinconia è di chiunque, d’una squadra che improvvisamente teme di perdere tutto, per fortuna (del Napoli) c’è Arkadiusz Milik, che almeno è un segnale di fiducia, la soluzione alternativa per provare a prendere a sportellate quel senso di preoccupazione che si avverte, certo va ritrovata la condizione, per riuscire ad essere se stesso, ma almeno ora c’è la consapevolezza che può anche servire un cross, ben fatto, per trovare una sponda o uno stacco, comunque un alleato in più.


La fragilità difensiva è da mesi la zavorra del Napoli.


Il polacco torna a guidare l’attacco

ARMADIUS.  Milik è una risorsa e lo dicono le statistiche della sua prima fase, quelle nove partite iniziali nelle quali mise assieme sette gol: poi si ruppe un legamento ed è dovuto ripartire. Non lo farà dal nulla, perché dentro gli sono rimasti gli schemi ed i movimenti; e comunque avrà la necessità di sentire la gamba, di rientrare nel meccanismo con naturalezza, con scioltezza.

Questa è stata la partita nella quale Milik ha trovato il minutaggio più elevato: ai sette minuti di Madrid di mercoledì scorso, ha aggiunto prima i diciannove di Verona e poi i trentuno (ahilui inutili) di ieri sera con l’Atalanta. Non ha avuto occasioni, non gliene hanno offerto la possibilità, però ha sottolineato che sta bene, che può dirsi abile ed arruolabile, che è una risorsa per questo finale di stagione in cui il Napoli ha appena cominciato a giocarsi tutto: c’è la corsa alla Champions che continua e poi dopodomani sarà andata della semifinale di Coppa Italia e poi si approderà all’Olimpico di Roma e martedì 7 marzo la Partita con il Real Madrid. È più facile guardare lontano dall’altezza di Milik.