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De Laurentiis: “Rinnovo Gattuso, tutto fatto. Giocatori in Nazionale offesa ai tifosi”

Aurelio De Laurentiis parla del rinnovo di Gennaro Gattuso, Victor Osimhen e del nuovo stadio Diego Armando Maradona.

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Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis parla del rinnovo di Gennaro Gattuso ai microfoni di Radio Goal al marine della prestazione della fermata della metropolitana dedicata a Diego Armando Maradona: “E’ veramente una bellissima sensazione poter passeggiare in questa mostra, ho ripercorso tutta la storia del Napoli, resta gloriosa dal grande Diego Armando Maradona che ora campeggia con la corona in testa come un re“. De Laurentiis nel ringrazia il governatore della Regione Campania De Luca ha sottolineato anche se si ovvierà “all’assenza dei murales di Ferlaino. Poi ci sarà anche quello di Osimhen che ha un contratto di sei anni e diventerà una stella“.

Ma De Laurentiis parla anche del rinnovo di contratto di Gattuso e dice che è già tutto fatto: “Ci siamo messi d’accordo un mese e mezzo fa, ci siamo stretti la mano, i contratti sono in mano ai legali in Portogallo che stanno visualizzando tutto. Le negoziazioni sono state accettate da me e da lui. Ricorso al Coni? Lo abbiamo presentato ieri ed ora attendiamo tranquillamente l’esito“.
Il patron della SSCN viene incalzato su un tema a lui molto caro, quello di mandare i giocatori in Nazionale, cosa che di recente ha prodotto l’infortunio di Osimhen e nel passato anche quello di Milik. Sulle condizioni del nigeriano, De Laurentiis dice: In questo modo si offendono le tifoserie di tutto il mondo che attendono una settimana per i loro beniamini e vedono nel calcio la panacea per lo schifo che subiscono tutta la settimana, è un’offesa mandare i calciatori in nazionali, un’offesa ai tifosi. Chi sta alla Fifa o all’Uefa non è all’altezza di capire, a livello imprenditoriale, si sono mai interrogati? Non si interrogano in maniera leale davanti allo specchio? Ho fatto una cavolata oggi? Non lo dicono mai? Con il Coronavirus cambia tutto e cambia anche la nostra vita e bisogna rivedere anche le regole che riguardano le regole nel mondo e nel calcio“.

Chiusura dedicata allo Stadio intitolato a Diego Armando Maradona: “Avevo sempre pensato di dedicare un nostro stadio a Diego. Oggi vedrò De Magistris per capire se si chiamerà Arena Maradona o Stadium. Inoltre ho una mia idea, un museo da cinque o diecimila metri quadrati all’interno dello stadio dover poter far vivere ai tifosi presente e passato della loro squadra e magari farli interagire e giocare con caschi virtuali“.

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