Maurizio De Giovanni ha condannato i cori dei tifosi contro il Napoli, ultimo episodio quello dei tifosi della Salernitana. Lo scrittore giallista partenopeo, ha risposto a muso duro attraverso i social, dopo gli odiosi cori contro i napoletani.
Ma non è mancata la risposta da parte di tuttosalernitana.com che attacca: “Sponsorizza con frequenza i suoi libri a Salerno, talvolta invitato anche in alcune trasmissioni televisive locali magari a scapito di autori salernitani che, almeno, mostrano un amore e un rispetto diverso per la città e per la tifoseria. Eppure non perde occasione per gettare benzina sul fuoco e rivolgersi al popolo di fede granata con toni ed epiteti che mai c’aspetteremmo da un intellettuale e da una persona di grande cultura. Già in estate, per un semplice coro di sfottò, mostrò indignazione parlando di “senso di inferiorità” e “frustrazione”, come se poi la curva del Napoli non avesse mai intonato canzoni di scherno semplicemente per prendere in giro i rivali. Oggi, invece, il signor Maurizio De Giovanni prende posizione rispetto a quanto accaduto domenica scorsa a Roma argomentando, a nostro avviso, quantomeno con superficialità e scadendo in una triste retorica. I fatti sono noti a tutti, rinfreschiamo comunque la memoria. “Siete come Napoli” è stato il coro con cui l’Olimpico sponda giallorossa ha accolto la marea di cuori granata assiepati nel settore ospiti. La risposta è stata immediata. “Noi non siamo napoletani” e “Odio Napoli” gli slogan scanditi dai presenti, in un pomeriggio contraddistinto anche – e soprattutto – da un clima da brividi sugli spalti, dalla presenza nelle tribune di bambini e famiglie, da un sold out che ha riportato tutti alla normalità dopo anni di chiusure, restrizioni e pandemia“.
Salernitana: cori contro Napoli
Sempre il portale granata cita quanto scritto da De Giovanni che dice: “Ma siete così ossessionati? Le vostre anguste menti hanno così tanto bisogno di qualcuno da odiare? Che piccola e povera gente che siete”. Poi viene aggiunto Coerenza imporrebbe di prendere le distanze anche dai tanti insulti arrivati nello spazio riservato ai commenti, laddove gente decisamente povera di argomenti ha attaccato il mondo ultras definendolo “la rovina dell’Italia” ed altri ancora hanno definito i salernitani “disabili”, “frustrati”, “complessati” e “invidiosi”. Di cosa, se è dato saperlo? Sappiano costoro che nessun salernitano, oltre la Campania, si definisce napoletano“.
Ma da Salerno sventolano l’orgoglio granata e scrivono: “Sappiano che una città che è stata capitale d’Italia, che ha visto nascere la Scuola Medica Salernitana, che ha bellezze naturali e architettoniche di livello assoluto e, in tema calcistico, una tifoseria fantastica non ha nulla, ma proprio nulla da invidiare a Napoli. Forse era all’estero De Giovanni quando una curva obiettivamente con poca fantasia inscenò una “coreografia” riportante una scritta offensiva nei confronti di Salerno, mentre sul web in tanti addirittura ironizzavano su eventi luttuosi. E ricorda che a gennaio, quando l’arbitro spianava la strada verso la vittoria contro la Primavera granata, l’unico coro in uno stadio deserto fu di scherno nei confronti della Salernitana a cui si augurava la serie B?“.