Da Orsolini a Pedro, i nuovi idoli azzurri: Napoli adotta i “rivali” che hanno fermato l’Inter

Prime pagine: Orsolini per la fascia di Garcia. Napoli caccia la campione

Ogni scudetto ha i suoi eroi. Alcuni previsti, altri assolutamente imprevisti. Come scrive Bruno Majorano su Il Mattino, il Napoli che sogna il suo quarto titolo ha scoperto una galleria di protagonisti decisamente sui generis: nessuno di loro indossa la maglia azzurra. Eppure, sono diventati veri e propri idoli per il popolo partenopeo.
Orsolini, il primo amore

Il primo a entrare nel cuore dei napoletani è stato Riccardo Orsolini. Il suo gol all’ultimo respiro con il Bologna contro l’Inter, in una domenica di Pasqua da montagne russe emotive, ha scatenato un’esplosione di gioia in due città: Bologna e Napoli.

Come riporta Il Mattino,

«Quella magia ha fatto esplodere due città: quella emiliana e quella campana».

Il giorno dopo, il profilo social dell’attaccante è stato sommerso da messaggi, cuori e ringraziamenti provenienti da migliaia di napoletani. Con quella rete, il Napoli – che aveva appena battuto il Torino – riuscì a sorpassare l’Inter e prendersi la vetta della classifica.

«Un amore spontaneo – scrive Majorano – da parte di un popolo che ha individuato in Orsolini uno dei protagonisti della rincorsa scudetto».

Soulè, l’argentino che parla napoletano

Qualche settimana dopo è stato Matias Soulè, con la maglia della Roma, a colpire di nuovo l’Inter e a riaccendere la speranza azzurra. Anche per lui è scattata la venerazione:

«Argentino come Maradona, e quindi ancora più facile da associare al mondo Napoli», sottolinea Il Mattino.

Soulè ha fatto impazzire i social napoletani, con meme, fotomontaggi e persino t-shirt celebrative nei vicoli della città.
Pedro, la benedizione dello scudetto

Infine è arrivata la notte di Pedro. Con la sua doppietta contro l’Inter, l’attaccante della Lazio ha permesso al Napoli di mantenere un punto di vantaggio in vista dell’ultima giornata.

Il suo nome è diventato una mania collettiva, come racconta ancora Il Mattino:

«Aureole da santo, abiti papali, maglie azzurre con il numero 9 e la scritta “Pedro” vendute sulle bancarelle».

Il tutto accompagnato da un inno improvvisato: “Pedro” di Raffaella Carrà, diventato il tormentone social delle ultime ore.

«Dalle radio locali ai gruppi WhatsApp, il brano ha invaso Napoli come colonna sonora dell’attesa», scrive Majorano.

Il tridente dei sogni (immaginari)

In città si fantastica su un tridente da sogno:
Soulè e Orsolini sulle fasce, Pedro falso nove. Un’ipotesi ovviamente irreale, ma che ha trovato spazio nei meme e nei sogni degli appassionati, come sottolinea con ironia Il Mattino:

«Ai tempi del Barcellona Pedro segnava nelle finali. Un predestinato. Ora ha un posto d’onore nel cuore dei napoletani».

In un campionato deciso punto a punto, anche i gol degli altri possono diventare simboli. Così Napoli, a un passo dal tricolore, ha scelto tre “alleati esterni” a cui sarà per sempre grata.