Calcio Napoli

Criscitiello: “Napoli Campione d’Italia? Non ci avrei scommesso nemmeno un caffè”

Le parole del giornalista nel suo editoriale settimanale su Sportitalia

Il direttore di Sportitalia, Michele Criscitiello, si è soffermato sulle prime due giornate di campionato Serie A e sul Napoli.

Nel suo editoriale settimanale su Sportitalia, Michele Criscitiello ha fatto un’analisi approfondita dell’andamento del campionato di Serie A dopo le prime due giornate. Il noto giornalista ha sottolineato come giudicare l’andamento della stagione dopo appena due partite ad agosto non sia sufficiente, spiegando che talvolta occorre un’intera fase di andata per trarre conclusioni significative.

Criscitiello ha affrontato l’argomento con franchezza, ammettendo che anche lui ha commesso errori di valutazione in passato. Nel suo editoriale, ha rievocato il campionato scorso, quando non avrebbe scommesso “neanche un caffè” sul Napoli che poi ha trionfato come Campione d’Italia. 

Due partite ad agosto non sono nulla per giudicare. A volte non basta un intero girone di andata. Però se vuoi essere credibile devi parlare e giudicare prima e se vuoi essere ancora più credibile devi saper ammettere quando sbagli la valutazione iniziale. Così come lo scorso anno che non avrei scommesso neanche un caffè sul Napoli Campione d’Italia. Invece ha stravinto a mani basse. “Il Milan è nettamente più forte dello scorso anno”. Riparto da questa frase di Juric, a fine amichevole (scusate era una partita di campionato) tra Milan e Torino. Quest’anno il Milan ha fatto un mercato super intelligente, poi non credo vincerà lo scudetto e neanche la Champions però la squadra ha avuto una identità in sede di calciomercato dal primo all’ultimo giorno”.

Criscitiello ha poi aggiunto: “Furlani non parla ma fa i fatti. Furlani non ha giocato a San Siro e non ha alzato neanche una Coppa ad Atene, forse quando sarà andato in vacanza avrà alzato la coppa del gelato dal tavolo del bar. Eppure, questo sconosciuto con faccia da ragazzino, ci sta dando ragione quando in piena bufera Maldini ha ribaltato il club. Siamo gli unici, e lo sottolineo fino a fine anno, ad aver capito che il club era intervenuto nel punto giusto del male della società. Pioli non è un fenomeno ma si è evoluto molto dai primi tempi di Modena, Salerno e Bologna. Ha ancora qualcosa da sistemare e non deve esagerare nell’azzardo ma è un buon allenatore”.