City-Napoli. Il ritorno del Re

City-Napoli. Il ritorno del Re

«King Kev is back». La frase, raccolta dall’inviato Fabio Mandarini del Corriere dello Sport a Manchester, arriva da Martin, tassista Uber tifoso del Liverpool che, pur essendo rivale storico del City e dello United, non può fare a meno di riconoscere grandezza e rispetto per Kevin De Bruyne. Il fuoriclasse belga, dieci anni sospesi tra mito e realtà, torna oggi sul palcoscenico della Champions con un nuovo abito: quello del Napoli.

Una leggenda che non muore

Come sottolinea ancora Mandarini sulle colonne del Corriere dello Sport, De Bruyne non è soltanto un ex calciatore del City: è un simbolo, un frammento di storia destinato a restare inciso per sempre. Con i Citizens ha disputato 422 partite, segnato 108 gol e servito 177 assist. Ha conquistato 19 trofei, fra cui sei Premier League, una Champions e un Mondiale per club. A Manchester lo celebrano con un murale, con un vialetto a lui intitolato all’interno della City Football Academy – il «Kevin De Bruyne Crescent» – e presto con una statua davanti all’Etihad Stadium. Segni di un regno che ha scolpito il decennio calcistico inglese.

Il ritorno in Champions

Il racconto di Mandarini per il Corriere dello Sport mette in luce l’intreccio quasi romanzesco: il Napoli ritrova la Champions dopo 555 giorni, mentre De Bruyne vi rientra dopo 121 giorni d’assenza. L’ultima sua apparizione con il City risale al 20 maggio, in una passerella intrisa di lacrime contro il Bournemouth. L’ultima gara ufficiale, invece, il 25 maggio a Londra contro il Fulham. Oggi, davanti all’Etihad, il tempo sembra essersi fermato: lo show del ritorno è pronto, tra emozioni, applausi e inevitabili ricordi.

Per il Napoli sarà un esordio di prestigio nella nuova fase a gironi della Champions; per De Bruyne, il destino che lo mette di fronte alla squadra che ora ne custodisce il talento. Il re è tornato.