Per il caso Santoriello Maurizio Zaccone scrive sui suoi canali che hanno trovato la prova che è tutto un complotto
Maurizio Zaccone, giornalista e scrittore partenopeo, esprime la sua sul caso Santoriello in maniera molto ironica. Queste le parole sul delicato momento della Juventus: “Hanno trovato la prova che è tutto un complotto (ma non erano sempre gli altri i complottisti?). Non l’hanno trovata nelle carte dell’inchiesta Prisma, che non hanno mai letto. Non l’hanno trovata nelle motivazioni alla sentenza che ha condannato al “- 15” la Juve (che hanno contestato prima ancora che uscissero le motivazioni). L’hanno trovata ora nel video di uno dei tre Pm dell’inchiesta Prisma, nell’estratto decontestualizzato di quel video”.
“A nulla serve ricordargli che è lo stesso Pm che archiviò un’indagine sui bianconeri per falso in bilancio. Che si tratta di un massimo esperto in materia. Che era una battuta, fatta 4 anni fa. Che se il tifo fosse condizionante dell’attività professionale, 1/3 degli italiani tifa Juventus; quindi 1/3 dei magistrati, 1/3 dei Giudici, 1/3 degli arbitri, 1/3 dei dirigenti. A nulla serve ricordargli che Santoriello rappresenta l’accusa e non chi deve giudicare. Che in quelle 14.000 pagine non c’è una raccolta di fiabe ma una mole imponente di prove che verranno valutate da altri giudici secondo ciò che è scritto nel Codice Penale e in quello della Giustizia Sportiva”.
Zaccone utilizza tanta ironia per il caso Santoriello
Zaccone poi prosegue: “Gran parte degli strenui difensori della vecchia Signora si sono sempre ben guardati dall’entrare nel merito delle contestazioni e hanno opposto argomentazioni del tipo: “E allora Osimhen? – E allora il PD?” senza aver compreso la gravità dei reati contestati. Per loro esiste un solo reato: aver toccato la Juventus. La sostanza dell’accusa per loro non conta. E infatti alla prima delle sentenze (che loro prima tanto attendevano), senza neanche lontanamente interessarsi delle motivazioni della stessa, hanno lanciato la loro protesta: far crollare il calcio italiano. Perché non si doveva toccare la Juventus. Su tre pagine di quotidiani italiani è comparsa la scritta “Giù le mani dalla Juventus”; perché “giù le mani”? A che titolo? Il Ministro dello Sport, Andrea Abodi, vuole interessare il Governo su questo video; e sembra l’abbia fatto segnalando a Nordio la questione: a che titolo?”.
Zaccone dice la sua sul caso Juventus
“La stampa di regime, Tuttosport in testa, continua nella strenua difesa portando a supporto il vuoto pneumatico e dimenticando sempre di spiegarci il contenuto delle intercettazioni tra il Direttore Vaciago e Paratici. Spiegazione che non interessa a nessuno si occupi di informazione ai massimi livelli i quali sono però sempre pronti a puntare il dito contro chi, come il sottoscritto e poche ma importanti voci libere, ha chiesto chiarimenti. Rassegnatevi. La Giustizia farà il suo corso, e lo dovrà fare libera da questi tentativi di condizionamento che hanno alla base un solo principio: cioè che la Juventus non andrebbe condannata non perché innocente ma perché più forte e potente. Questo principio nei Codici di giustizia non esiste; se vi riuscirà di scriverlo, magari correggendo i testi a penna, buon per voi”.
“Per il momento godetevi il campionato che gran parte di voi, senza senso del pudore ritiene falsato, ma che in realtà rappresenta forse il primo campionato non falsato di una nuova era. Ecco, proprio come titolava Tuttosport alla vigilia della fuga di notte del CDA juventino: “UNA NUOVA ERA”. Anche se chi lo scrisse se l’immaginava diversa”. Ha concluso Zaccone.